Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha ordinato alle forze armate del suo paese di condurre esercitazioni difensive nei Caraibi orientali, in risposta all’invio da parte del Regno Unito della nave da guerra HMS Trent nelle acque territoriali della Guyana. Questa mossa arriva in un momento in cui Venezuela e Guyana sono coinvolti in una disputa sul confine sull’Essequibo, una regione ricca di giacimenti petroliferi. Maduro, in un discorso televisivo a livello nazionale, ha annunciato che circa 6.000 soldati venezuelani, tra forze aeree e navali, condurranno operazioni congiunte al largo della costa orientale del paese, vicino al confine con la Guyana. Il presidente ha considerato l’arrivo della nave britannica come una “minaccia inaccettabile” e ha sostenuto che tale schieramento violi un recente accordo tra le nazioni sudamericane. “Crediamo nella diplomazia, nel dialogo e nella pace, ma nessuno minaccerà il Venezuela”, ha dichiarato Maduro, sottolineando che il dispiegamento della nave britannica rappresenta una minaccia per la sovranità del suo paese. La disputa territoriale tra Venezuela e Guyana riguarda l’Essequibo, una vasta regione sotto il controllo della Guyana da decenni, ma sulla quale il Venezuela ha rilanciato le sue rivendicazioni storiche attraverso un recente referendum. La regione è strategicamente importante a causa dei ricchi giacimenti petroliferi al largo delle sue coste. In un tentativo di risolvere pacificamente la controversia, i leader di entrambi i paesi si sono incontrati nell’isola caraibica di St Vincent. Durante l’incontro, hanno firmato un accordo in cui si impegnano a risolvere la disputa mediante mezzi non violenti.