giovedì, 4 Luglio, 2024
Attualità

Violenza sulle donne: oltre 2,5 milioni all’Emilia-Romagna per finanziare Case rifugio e Centri antiviolenza

Con l’arrivo del nuovo anno, la Regione Emilia-Romagna annuncia un imponente investimento di oltre 2,5 milioni di euro per rafforzare la rete delle Case e dei Centri Antiviolenza nell’ambito del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Questa iniziativa, parte di una quota nazionale di 30 milioni di euro, evidenzia l’impegno crescente nella lotta contro la violenza di genere. I fondi assegnati alla Regione rappresentano un aumento significativo rispetto all’anno precedente, con quasi 600 mila euro in più rispetto al 2022. La somma totale di 2.533.617 euro sarà distribuita tra i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio, rispettivamente 953 mila euro e 1 milione e 580 mila euro. La distribuzione dei fondi terrà conto di parametri consolidati, compreso il numero di strutture presenti sul territorio, le ore di apertura e la popolazione residente nel bacino territoriale di copertura. Questo modello mira a garantire un approccio equo e una distribuzione proporzionale delle risorse per rafforzare l’efficacia della rete di assistenza. Sostegno cruciale L’Assessora alle Pari opportunità, Barbara Lori, ha sottolineato l’importanza cruciale dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio come luoghi di sostegno per le donne vittime di violenza. Questi luoghi non solo offrono ascolto e supporto immediato, ma anche un percorso verso la piena autonomia. Lori ha sottolineato la necessità di approcci strutturati e pluriennali per consolidare ulteriormente la presenza di tali centri sui territori. L’Assessora ha anche ricordato l’impegno continuo della Regione attraverso il piano Regionale per la violenza di genere, che ha visto investimenti di oltre 20 milioni di euro dal 2020. Questi investimenti hanno sostenuto iniziative come il Reddito di libertà, progetti per le pari opportunità con enti locali, scuole e il terzo settore, oltre alla formazione di operatori dei servizi socio-sanitari e dei mediatori culturali. Con l’approvazione da parte della Giunta regionale, il trasferimento delle risorse agli enti locali che gestiscono direttamente o finanziano questi centri è atteso all’inizio del 2024.

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