mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Economia

Confedilizia: “Superbonus, senza correttivi rischio caos nei condomini”

Secondo gli ultimi dati comunicati dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) relativi alla situazione del super-ecobonus al 30 novembre scorso, emergono scenari critici che potrebbero portare a significativi contenziosi. L’allarme è stato lanciato da Confedilizia, l’ente di rappresentanza del settore immobiliare, che ha evidenziato la necessità di adottare misure urgenti per evitare conseguenze economiche negative per le famiglie.

I dati forniti dall’Enea indicano che, fino al 30 novembre, 92.154 condomini hanno accumulato investimenti ammessi a detrazione per un totale di 58,28 miliardi di euro. Tuttavia, il totale dei lavori realizzati è attualmente pari a 45,46 miliardi di euro, rappresentando solo il 78% del totale previsto. Questo significa che il 22% dei lavori, corrispondente a 12,8 miliardi di euro, deve ancora essere completato per beneficiare della detrazione fiscale. Inoltre, secondo i dati Enea, il 92,9% dei lavori ammessi a detrazione è stato realizzato per gli edifici unifamiliari, mentre le unità immobiliari funzionalmente indipendenti vantano una percentuale ancora più alta, pari al 94,7%.

Problema imminente

Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha sottolineato l’imminente problema che affronteranno i condomini, affermando che non ha nulla a che vedere con il giudizio personale sul superbonus. L’urgenza, a suo parere, è mitigare le conseguenze del passaggio dalla detrazione del 110% a quella del 70%, evitando problemi economici per le famiglie e un aumento significativo dei contenziosi. Spaziani Testa ha suggerito che la soluzione potrebbe essere l’adozione del ‘Sal aggiuntivo’, un’estensione del termine entro il quale i condomini devono completare i lavori, consentendo loro di beneficiare ancora della detrazione fiscale al 110%. Sebbene il contesto finanziario pubblico rappresenti una sfida, l’opzione di concedere ai condomini due o tre mesi in più per terminare i lavori potrebbe essere la scelta più auspicabile per evitare complicazioni e contenziosi imminenti.

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