L’attore sudcoreano Lee Sun-kyun, protagonista della pellicola premio Oscar “Parasite” è morto, apparentemente per suicidio- L’attore era indagato con l’accusa di uso di marijuana e altre droghe illegali. Accuse per le quali Lee si era dichiarato innocente. La polizia ha riferito che Sun-Kyun è stato trovato morto all’interno della propria auto in un parco nel centro di Seoul. Sul sedile del passeggero c’era un bricchetto di carbone. Gli agenti hanno iniziato a cercare Lee quando è stato detto loro che era uscito di casa dopo aver scritto quella che sembrava essere una lettera di suicidio.
Lee, nato a Seul nel 1975, ha interpretato il ruolo del padre di una famiglia benestante nella commedia dark “Parasite”, vincitrice di quattro Academy Awards nel 2020, incluso quello per il miglior film e del miglior cast agli Screen Actors Guild Awards. L’anno successivo, Lee ha recitato in “Dr. Brain”, un thriller fantascientifico, primo programma in lingua coreana prodotto per Apple TV+. Gli altri titoli comprendono “Helpless” e “All About My Wife”.
La continua repressione dei narcotici in Corea del Sud, che ha leggi rigorose sulla droga, ha portato ad azioni legali contro un certo numero di celebrità e altre figure di alto profilo.
Lee era stato interrogato l’ultima volta dalla polizia sabato.
“Sono sinceramente dispiaciuto di avervi deluso, anche se sono stato coinvolto in una questione così immorale – aveva dichiarato in una trasmissione nazionale in ottobre, dopo essere stato interrogato per la prima volta – Mi dispiace per la mia famiglia che sta soffrendo e sopportando così tanto”.
Gli utenti dei social media in Corea del Sud hanno pianto la morte di Lee, criticando la copertura mediatica del caso e descrivendo la star come un “attore brillante”.
“Anche se Lee avesse commesso degli errori – si legge in un commento su Instagram – è stato comunque sbagliato spingerlo così forte all’angolo”.