sabato, 16 Novembre, 2024
Agroalimentare

Dopo l’ok della Ue prima di Natale il ministro Pichetto Fratin ha firmato il decreto

PNRR: 1,7 Miliardi per l’agrivoltaico innovativo

Dopo l’approvazione agli incentivi destinati alle comunità energetiche a valere sui fondi PNRR, arriva un altro bel sì dalla Commissione europea al regime d’aiuti nazionale a sostegno della transizione ecologica nel nostro Paese. Questa volta si tratta di 1,7 miliardi di euro destinati agli impianti agrivoltaici innovativi, che consentirà all’Italia di sostenere un uso più efficiente dei terreni combinando l’agricoltura con la produzione di energia rinnovabile. La misura punta a installare almeno 1,04 GW di nuovi impianti agrivoltaici entro il 30 giugno 2026 attraverso due misure: la concessione di un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili e una tariffa incentivante sulla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.

Il decreto sugli incentivi all’agrivoltaico italiano era stato approvato ad aprile di quest’anno, ma solo in questi giorni è arrivato il via libera della Commissione Europea, che ha permesso ieri al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, di firmarlo e trasmetterlo alla Corte dei Conti. “La diffusione dell’agrivoltaico – ha spiegato il ministro – è una chiave per la decarbonizzazione in un settore strategico, fatta attraverso un uso intelligente e sostenibile del suolo, che aiuti l’ambiente, la produzione e lo sviluppo delle rinnovabili. L’agricoltura italiana, eccellente per la sua qualità riconosciuta in tutto il mondo, sarà ancor più protagonista della transizione ambientale ed energetica”.

Per godere delle tariffe incentivanti, tuttavia, gli impianti dovranno diventare operativi prima del 30 giugno 2026 e garantire una serie di requisiti: la continuità dell’attività di coltivazione agricola e pastorale sottostante l’impianto; essere di nuova costruzione e realizzati con componenti nuovi; risultare conformi alle norme nazionali e comunitarie in materia di tutela ambientale, così come al principio di “non arrecare un danno significativo”. Il Decreto punta, infatti, alla promozione di soluzioni costruttive innovative, prevalentemente a struttura verticale e con moduli ad alta efficienza, in cui possano coesistere più usi del suolo. Una produzione di energia, dunque, pienamente compatibile con le attività agricole, che ne migliori la redditività, promuovendo il recupero dei terreni per usi produttivi. Il contributo in conto capitale sarà finanziato attraverso l’investimento del PNRR, per oltre un miliardo di euro, mentre per la tariffa incentivante si stima un importo annuo di 21 milioni di euro, a valere sugli oneri di sistema.

L’approvazione della Ue è stata più che convinta, avendo valutato il decreto in materia di impianti agrivoltaici innovativi una “misura necessaria e adeguata” per il conseguimento degli obiettivi ambientali nazionali ed europei. E che gli aiuti riservati al comparto siano proporzionati e positivi in termini di effetti sul mercato, superando di gran lunga qualsiasi eventuale distorsione nella concorrenza europea. La misura contribuirà a rendere più verde il settore agricolo – è stato, infatti, il commento del commissario Didier Reynders, responsabile della politica di concorrenza – e favorirà la transizione verso la neutralità climatica, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo”.

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