Il deterioramento climatico ha fatto emergere una serie di tendenze rivoluzionarie nell’orticoltura, influenzando drasticamente le preferenze e le pratiche dei giardinieri. La Royal Horticultural Society (RHS), organizzazione benefica per l’orticoltura, utilizza le informazioni provenienti dai suoi oltre 600.000 membri per prevedere le tendenze future, e il cambiamento climatico è diventato un elemento chiave nelle nuove dinamiche del giardinaggio. In passato, l’elenco delle tendenze dell’RHS si basava principalmente su quali fioriture fossero in voga, ma oggi, con il clima in continua evoluzione e il collasso della biodiversità, il focus si è spostato sulle peculiarità del giardinaggio in questo contesto. Le previsioni dell’RHS sono ora basate sulle tendenze orticole e sulle richieste dei giardinieri rivolte ai consulenti di giardinaggio ed esperti di patologia, entomologia e botanica dell’organizzazione. Il 2023 ha visto l’RHS ricevere il più alto numero di richieste nella sua storia, con ben 115.000 domande. Le recenti estati caratterizzate da temperature elevate e siccità hanno spinto i giardinieri a sperimentare con frutti che normalmente avrebbero difficoltà a crescere nel clima mite del Regno Unito. “Gli ultimi anni sono stati ideali per alcuni frutti”, afferma l’RHS, citando esempi come le viti, fichi, mandorle, albicocche, meloni, pesche/nettarine e angurie. Tuttavia, gli effetti del collasso climatico portano anche a condizioni meteorologiche imprevedibili, compresi acquazzoni più intensi. Le specie tradizionali coltivate nel Regno Unito, come ribes nero, mele e pere, stanno lottando a causa della necessità di un clima freddo prolungato in inverno per prosperare. In risposta a questa sfida, i giardinieri si stanno rivolgendo a nuove varietà di frutti da patio, come lamponi nani, more e gelsi, che sembrano essere più resilienti alle condizioni mutevoli. La carenza di frutta e verdura, causata dalla grave siccità che ha colpito il continente lo scorso anno, ha spinto i giardinieri a diventare più indipendenti, coltivando i propri prodotti. “Il localismo sta giocando un ruolo più forte”, spiega l’RHS, sottolineando che alcuni esperti di giardinaggio promuovono i benefici delle varietà di semi adattate ai climi locali. Dopo le interruzioni nella catena di approvvigionamento degli ortaggi, il desiderio di conoscere la provenienza dei semi e coltivare in modo più sostenibile è diventato una priorità per molti giardinieri.