Ventiquattro ore dopo che la Corte Suprema del Colorado ha dichiarato l’ex Presidente Donald Trump ineleggibile alle primarie repubblicane dello Stato, i social media sono stati inondati di minacce contro i giudici che hanno preso la decisione. Advance Democracy, un’organizzazione apartitica e senza scopo di lucro che conduce ricerche di interesse pubblico, ha identificato “una significativa retorica violenta” contro i giudici e i democratici, spesso in risposta diretta ai post di Trump sulla sua piattaforma Truth Social. Alcuni utenti dei social media avrebbero pubblicato indirizzi e-mail, numeri di telefono e indirizzi di uffici dei giudici con minacce di vario genere. Dopo la perquisizione, da parte dell’FBI, della casa di Trump a Mar-a-Lago in Florida, un uomo, presente durante la rivolta al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021, ha attaccato l’ufficio dell’FBI a Cincinnati con una sparachiodi mentre impugnava un fucile stile AR-15. Dopo che un gran giurì, in Georgia, aveva incriminato Trump, alcuni dei suoi sostenitori hanno pubblicato online gli indirizzi dei giurati. Quando il giudice distrettuale statunitense, Tanya Chutkan, venne assegnata al caso di interferenza elettorale federale del consigliere speciale Jack Smith contro Trump, dovette, in seguito, affrontare minacce da parte dei sostenitori del Tycoon.