domenica, 22 Dicembre, 2024
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Se il Natale si fa farlocco: la riflessione sulla reputazione

Tutti gli anni arriva il Natale e la nascita di Gesù Bambino segna la grande opportunità per ciascun uomo di rinascere, di diventare un uomo nuovo. Una riflessione introspettiva, un periodo di riposo e di recupero per tutti, non credenti inclusi per dedicare tempo ai propri cari, per amare il prossimo. L’amore è gratuito. Un sentimento nobile. Non è una merce. Si può comprare il sesso, ma non certo l’amore.

Nella società liquida che viviamo, dove il social finisce col rendere più sole le persone e ogni comportamento diventa merce questo Natale scopriamo una frode che mette a dura prova la coesione sociale. Rischia di far impazzire di dolore chi soffre realmente e finisce di allargare la forbice tra ricchi e poveri. Si vendono panettoni e uova millantando beneficenza quando nella realtà ci si dividono utili e cachet in nome della solidarietà e della carità. Altro che querelle sugli extraprofitti. Qua siamo di fronte a una manifesta frode.

Ricordo la bella spiegazione della nonna che gioiva nel fare regali e si imbarazzava nel riceverne. Ma nel contempo ci spiegava che era importante non abbondare perché l’affetto non si compra. Bei tempi, credetemi quelli in cui si dava Valore ai comportamenti, più delle cose. Al tempo dei Ferragnez invece tutto si può comprare. Persino la reputazione. Con lacrimoni, voce rotta e vestitino giusto naturalmente… Basta.

La falsità non costruisce nulla di buono. E questi influencer non hanno capito che il modello di vita che portano avanti è pericoloso per la loro vita e per la società. Non serve il video riparatore cara Chiara, serve per cosi dire una “conversione ecologica e sociale”. Servirebbe una rinascita, una donna nuova responsabile e consapevole del male che questa icona, “cattiva maestra”, produce.

Viceversa, ricordiamo a tutti che la reputazione si costruisce in un processo armonico che prima di tutto risponde a un profilo di verità: quale uomo e donna voglio essere? Quali valori incarnano il mio prodotto servizio? Quindi è una scelta strategica che non va lasciata al caso. Richiede tempo e va monitorata e manutenuta. Va incoraggiata aprendosi al prossimo dal quale si vuole approvazione perché la reputazione risponde a un grande valore la cui percezione resta naturale e personale: la coerenza. Il conformismo, la plastica facciale, la postura artefatta si nota e gli spiriti liberi lo faranno notare. Sempre. È la favola del vestito nuovo dell’imperatore al tempo del web…

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