In vista dell’approdo in aula al Senato della Manovra economica, il Partito Democratico ha tenuto una conferenza stampa nella sala Convegni (ex aula Difesa, Palazzo Carpegna) del Senato a cui hanno partecipato la Segretaria del partito Elly Schlein, i presidenti dei gruppi dem Francesco Boccia e Chiara Braga e i capigruppo Pd in commissione Bilancio Daniele Manca e Ubaldo Pagano. L’Obiettivo della conferenza è stato quello di fotografare il contenuto generale della Manovra 2024 prima dell’avvio della discussione generale dopo un lunghissimo percorso caratterizzato da molteplici slittamenti. Secondo la Segretaria del Pd la manovra del governo risulta “iniqua e senza visione. Il modo in cui il governo utilizza la coperta già corta della manovra non genera crescita. L’unico investimento sembra essere il Ponte sullo Stretto ma sono riusciti a ricevere critiche sia da Confindustria che dai sindacati”. Elly Schlein, durante il suo intervento, ha ringraziato i gruppi parlamentari per il lavoro svolto sulla manovra esprimendo il suo dissenso, però, riguardo i ritardi per l’approvazione del documento: “Al governo avevano annunciato una finanziaria da approvare entro il 15 dicembre, invece arriveremo al 30 anche quest’anno. Con la Destra l’Italia frena”, ha detto Schlein.
Tagli alla sanità pubblica
In seguito, la Segretaria del Pd ha parlato dei tagli alla sanità pubblica. “E’ una manovra di austerità, con i tagli alla sanità pubblica che comportano liste d’attesa che si allungano a dismisura. Il modello che sta seguendo Giorgia Meloni dal primo giorno è quello che chi è ricco si rivolge alla sanità privata saltando le liste d’attesa e chi è povero rinuncia a curarsi. Così stanno smantellando la sanità pubblica del Paese. Per la Sanità pubblica sono necessari 4 miliardi di euro, tra cui uno solamente per le assunzioni. Mancano 30 mila medici e 60 mila infermieri e la risposta del governo è fare lavorare di più che ci sono e che rischiano il burnout”, ha spiegato Elly Schlein.
Femminicidi e patto sull’immigrazione
Durante la conferenza stampa c’è stato spazio per la segretaria del Pd di parlare della lotta ai femminicidi e del patto Ue sull’immigrazione. “Ci sono state piazze piene il 25 novembre dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin e solo nelle ultime ore ci sono stati altri 2 femminicidi. Abbiamo chiesto alla maggioranza di fare qualcosa a riguardo ma non c’è stato niente. C’è stato invece lo stanziamento di un milione e mezzo per riqualificare il golf club di Asiago, 500mila euro all’Aci e 55mila euro per l’‘Associazione antichissima rappresentazione mister di Santa Cristina’. Elly Schlein ha poi parlato del nuovo patto Ue sull’immigrazione esponendo le sue perplessità: “Esamineremo i testi del patto sull’immigrazione raggiunto a Bruxelles, ma sul compromesso vediamo più ombre che luci. Il Pd si è sempre battuto per il superamento del trattato di Dublino. Con questo nuovo patto c’è una solidarietà obbligatoria ma flessibile. Questo vuol dire che si potrà scegliere di pagare per non accogliere, in qualche modo dando un prezzo al diritto di accoglienza. E se qualcuno decidesse di pagare vorrebbe dire che i migranti resteranno in Italia”.
Basi poco solide
Nel corso della conferenza del Pd hanno preso parola anche il Capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia e il Senatore del Pd Daniele Manca. “Non è una manovra prudente, ma è scritta sull’acqua perché gli unici cardini sono a termine e poggiano su basi poco solide. Nonostante l’ottimismo che diffonde il presidente del Consiglio, tutti i rischi al ribasso sono aumentati per il prossimo anno. Le manovre espansive? C’è solo la proroga del taglio sul cuneo fiscale per un anno. Per questa Manovra è stato un lunghissimo percorso, segnato da numerosissimi slittamenti. La Premier aveva preannunciato una novità assoluta nella storia, ossia zero emendamenti e la Manovra approvata entro il 15 dicembre. Siamo al 20 e solo ora inizia la discussione in Aula”, ha detto Boccia. Più aspre, invece, le parole di Daniele Manca: “Il Governo ha preferito le mance ai problemi reali del Paese. Una brutta legge di bilancio che si chiude con una bella proposta delle opposizioni utile per l’Italia: quaranta milioni di euro destinati al contrasto della violenza sulle donne. La scelta di un emendamento unico per i Fondi sul contrasto alla violenza sulle donne nasce dalla volontà di un fronte comune, di fronte a scelte ‘micro’ da parte della maggioranza”.