domenica, 17 Novembre, 2024
Esteri

Continuano gli attacchi Houthi nello Yemen

La BP è diventata l’ultima azienda a sospendere i viaggi attraverso il Canale di Suez, a seguito di una serie di attacchi contro navi da parte di militanti Houthi dello Yemen. Tramite una nota la compagnia petrolifera ha affermato che la sicurezza dei suoi lavoratori rappresenta la priorità. “Alla luce del deterioramento della situazione di sicurezza per la navigazione nel Mar Rosso – ha affermato l’azienda – BP ha deciso di sospendere temporaneamente tutti i transiti attraverso il Mar Rosso. Manterremo questa pausa precauzionale sotto costante revisione, soggetta alle circostanze che si evolvono nella regione”. La decisione della BP segue quella di altri giganti marittimi, tra cui MSC, Hapag-Lloyd, CMA CGM e Maersk, che hanno annunciato la sospensione dei viaggi a causa anche della minaccia dei droni. Ciò significa l’impossibilità di accedere al collegamento chiave tra Europa e Asia tra Medio Oriente e Nord Africa. Lunedì la violenza è ripresa nel Mar Rosso. Stato di allerta da parte dell’Organizzazione per il commercio marittimo del Regno Unito (UKMTO) per via di una esplosione subita da una nave a quasi 30 miglia dal porto di Mokha, nello Yemen. All’avvicinarsi di un velivolo con personale armato, la nave AST avrebbe sparato colpi di avvertimento. Secondo alcuni funzionari statunitensi la M/V Swan Atlantic, una nave cisterna per prodotti chimici e petroliferi, sarebbe stata attaccata nella costa meridionale del Mar Rosso da diversi proiettili lanciati dal territorio controllato dagli Houthi.

Grave shock

Gli analisti affermano che gli sviluppi potrebbero rappresentare un grave shock alle catene di approvvigionamento globali. “Se tutte le deviazioni attuali e previste verranno mantenute – ha dichiarato Richard Meade, redattore capo della rivista marittima Lloyd’s List, prima che la BP dichiarasse la sospensione – assisteremo a un’attività abbastanza sismica in termini di implicazioni per le catene di approvvigionamento”. Dopo l’annuncio, i prezzi del petrolio hanno già registrato una forte ripresa. I futures Brent con scadenza a febbraio sono in rialzo di 1,50 dollari al barile mentre il contratto WTI Nymex con scadenza a gennaio è stato più alto di 1,44 dollari al barile.

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