domenica, 17 Novembre, 2024
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Ricerca: dal Friuli Venezia Giulia 4 milioni per progetti di ricerca di imprese e università

Un nuovo bando, promosso dalla Regione all’interno del Pr Fesr 2021-2027 con una dotazione finanziaria di quattro milioni di euro, che finanzia progetti di ricerca – realizzati da imprese (comprese start up e spin off universitari), università e istituti di ricerca con sede in Friuli Venezia Giulia – nell’ambito dello sviluppo della strategia per la specializzazione intelligente riguardante, in particolare la transizione energetica, l’economia circolare e la fabbrica digitale e sostenibile legata al sistema del made in Italy. Mettiamo a disposizione nuove risorse che si sommano a quelle delle altre misure che, nell’ottica della attrattività e della trasversalità, la Regione già prevede a supporto della competitività e dell’innovazione. Questo bando, in particolare, ha l’obiettivo molto concreto di trasformare i risultati della ricerca pura in tecnologie, idee, prodotti e servizi che possano essere trasferiti sul mercato”. Lo ha detto oggi pomeriggio a Trieste l’assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca e Università, Alessia Rosolen, partecipando all’Infoday dedicato al Bando A1 3.1 Pr Fesr 2021-2027 focalizzato sul sostegno, con finanziamenti a fondo perduto, al Proof of concept. Lo scopo è quello di consolidare il potenziale innovativo finanziando, oltre ai progetti inerenti la transizione energetica, l’economia circolare, la fabbrica intelligente e lo sviluppo sostenibile delle filiere del made in Italy, anche progetti riguardanti tecnologie marittime, cultural heritage, design, industria della creatività e turismo.

Integrazione e trasversalità

“Misure incentivanti come questa – ha proseguito Rosolen – hanno anche l’obiettivo di mettere a frutto le molte attività e gli esiti della ricerca che si sviluppano sul territorio regionale portandoli a destinazione rendendoli sempre meno frammentari e facendo in modo, attraverso l’integrazione e la trasversalità, di moltiplicare la possibilità di impatto di un progetto sulla tecnologia applicata e sul mercato. L’attenzione della Regione – ha evidenziato l’assessore – è volta a costruire gli strumenti che riescano ad accompagnare realmente i progetti di ricerca a trasformarsi in applicazioni che possano poi essere a servizio della produzione e della commercializzazione”. Il metodo adottato dal bando Proof on concept consente infatti di valutare la fattibilità tecnica dell’idea, del prodotto o del servizio prima di investirvi risorse economiche ed umane per l’ulteriore sviluppo. Rappresenta quel ponte che collega la ricerca di base alla tecnologia sostenibile sul mercato. Gli importi vanno da 150 a 250 mila euro, a seconda dell’innalzamento del livello di maturità tecnologica dei progetti presentati. La durata prevista per i progetti è dai 3 ai 12 mesi, sempre a seconda del livello di maturità tecnologica. Per la presentazione delle domande sono previsti tre sportelli nel 2024 fino a esaurimento delle risorse: 15 gennaio-15 marzo, 15 maggio-15 luglio e 15 settembre-15 novembre.

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