In occasione del Festival della famiglia 2023, i rappresentanti di circa un centinaio di organizzazioni hanno ritirato il certificato Family Audit o Family Audit Executive. Lo standard Family Audit è uno strumento di management e di gestione delle risorse umane a disposizione delle organizzazioni pubbliche e delle aziende private che vogliono certificare il proprio impegno nell’adozione di politiche di gestione del personale, orientate alla conciliazione dei tempi della vita lavorativa con i tempi della vita familiare, nell’ottica del benessere lavorativo. Si tratta di uno standard ideato in Trentino e poi diffuso a livello nazionale grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto nel dicembre 2014 dalla Provincia autonoma di Trento con la Presidenza del Consiglio dei ministri.
214mila lavoratori beneficiari
Complessivamente, in tutta Italia, sono quasi 400 le organizzazioni, pubbliche e private, coinvolte e circa 214 mila i lavoratori che ne beneficiano. Prima della consegna delle certificazioni sono intervenuti alcuni esperti in materia di conciliazione vita-lavoro, benessere organizzativo e pari opportunità. Dai vari interventi è emerso come la conciliazione sia un processo generativo che crea valore per le famiglie, per le aziende e per il territorio. Dalle analisi, infatti, è dimostrato come nelle organizzazioni che hanno introdotto strumenti di conciliazione diminuiscano, mediamente, le ore di straordinario e le ore di malattia. “Le imprese che offrono misure di conciliazione ottengono risultati migliori nelle loro performance economiche. La conciliazione non è solo una questione di orario, riguarda la qualità del lavoro, le pari opportunità e lo sviluppo personale e professionale delle persone. La flessibilità è una delle caratteristiche più importanti richieste sia dalle imprese che dai lavoratori. Migliora la reputazione delle imprese, che possono così attrarre nuovi talenti e la motivazione e dunque la produttività dei lavoratori”, ha spiegato Mercedes Hernández della Fondazione spagnola MasFamilia.
Invertire la tendenza
Regina Maroncelli, presidente della Confederazione europea delle famiglie numerose, ha evidenziato che la quota di popolazione nella fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni è scesa, nel 2021, al 16,3% dal 18,1% del 2011. “Per invertire questa tendenza servono sostegni ai genitori, tramite una migliore conciliazione delle aspirazioni familiari con il lavoro retribuito e servono sostegni alle giovani generazioni per metterle in condizione di prosperare, sviluppare le proprie competenze e per agevolarne l’accesso al mercato del lavoro”, ha detto. Alla consegna dei certificati sono intervenuti Luciano Malfer, dirigente generale di Agenzia per la coesione sociale, Lucia Claus, direttrice dell’Ufficio Family Audit e Paola Borz, direttrice generale di Tsm-Trentino School of Management, società che schiera la formazione delle figure aziendali che si occupano di coordinare il processo di certificazione, di mantenimento e di consolidamento dello standard Family Audit.
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