“Sto molto meglio, ma fatico se parlo troppo”. Con queste parole dette all’inizio dell’Udienza generale del mercoledì il Papa ha accolto i fedeli, chiedendo quindi l’aiuto a monsignor Filippo Ciampanelli per leggere la catechesi a causa di una bronchite acuta infettiva che ancora sta facendo sentire i propri strascichi. Il Pontefice ha raggiunto l’interno dell’Aula Paolo VI appoggiandosi a un bastone e senza l’uso della carrozzina, a dimostrazione di uno stato di salute migliore rispetto agli ultimi giorni.
Nel corso dell’Udienza Francesco ha accolto una delegazione di insigniti del Premio Nobel, impegnati nella promozione della pace e della fraternità umana. Tra di essi, la vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2021, Maria Ressa delle Filippine, il Premio Nobel per la Fisica 2021, Giorgio Parisi dall’Italia, e la vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2011, Tawakkul Karman dello Yemen. Il momento culminante dell’incontro è stato quando la delegazione ha presentato al Santo Padre la ‘Dichiarazione sulla Fraternità Umana’.
Il documento, redatto congiuntamente da oltre 30 Premi Nobel e organizzazioni internazionali durante il Meeting Mondiale sulla Fraternità Umana tenutosi a giugno 2023, è stato consegnato simbolicamente al Santo Padre come gesto di impegno per la promozione della pace nel mondo. Accompagnati dal Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica di San Pietro e Presidente della Fondazione Fratelli tutti, la delegazione ha sottolineato l’importanza di questo gesto come prima tappa di un percorso che porterà la ‘Dichiarazione’ in altre parti del pianeta. Il Cardinale ha evidenziato il significato simbolico di unire le forze per promuovere la pace e la fraternità a livello globale.
Le guerre sono delle sconfitte
Francesco alla fine dell’Udienza ha voluto prendere la parola per tornare sul tema dei conflitti in corso, affinché si possa arrivare quanto prima alla tanto sospirata pace. Ha chiesto di pregare per le popolazioni di Ucraina, Israele e Palestina, ricordando che “la guerra è sempre una sconfitta, dove nessuno guadagna. Guadagnano soltanto i fabbricanti di armi”.