venerdì, 17 Gennaio, 2025
Sanità

Medici in piazza oggi per protestare contro i tagli alle pensioni

Sono 1,5 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e degli infermieri indetto per oggi, con sit in in molte città. A rischio tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici (circa 30mila quelli programmati che potrebbero essere rinviati), le visite specialistiche (180 mila) e gli esami radiografici (50mila). Saranno in ogni caso garantite le prestazioni d’urgenza.

Chi può aderire

Lo sciopero, proclamato da Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, e per il comparto dal sindacato Nursing Up, iniziato a mezzanotte coinvolgerà il 50% dei sindacalizzati. Allo sciopero – si legge in un comunicato delle associazioni – “possono comunque aderire tutti i medici, dirigenti sanitari, tecnici e amministrativi in servizio con rapporto a tempo determinato o indeterminato presso le Aziende ed Enti del SSN, compresi gli IRCCS, IZS, Arpa, oppure dipendenti delle strutture di carattere privato e/o religioso che intrattengono un rapporto di convenzione e/o di accreditamento con il SSN.” Possono aderire anche i medici specializzandi assunti con il cosiddetto Decreto Calabria. Può scioperare anche il personale medico universitario che svolge attività assistenziale presso una Azienda Ospedaliera Universitaria. Per il comparto, può aderire tutto il personale sanitario non medico, afferente alle qualifiche contrattuali del comparto della sanità, operanti nelle ASL, nelle Aziende Ospedaliere e negli enti della sanità pubblica italiana.

5 ragioni della protesta

Le ragioni dell’astensione dal lavoro “sono almeno 5”: assunzioni di personale. Detassazione di una parte della retribuzione. Risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro. Depenalizzazione dell’atto medico. Cancellazione dei tagli alle pensioni. Solidarietà anche da parte della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ad esprimerla, il Presidente Filippo Anelli, che sarà presente stamattina in Piazza Santi Apostoli a Roma dove è previsto un sit-in.

Fnomceo: riformare il sistema

“Esprimo la vicinanza e la solidarietà della Fnomceo – afferma Anelli – ai medici che hanno aderito allo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali. Uno sciopero scaturito dal taglio alle pensioni ma che in realtà porta alla luce il forte disagio che pervade la categoria medica”. “Turni eccessivi – spiega Anelli – carichi di lavoro spropositati, carenza di personale medico-infermieristico, scarso peso della professione nella programmazione e nella gestione della sanità, eccessivo ricorso alla magistratura penale contro i medici. I sindacati chiedono più risorse e la depenalizzazione dell’atto medico. È tempo che si ponga mano ad una riforma del sistema, investendo risorse per consentire al servizio sanitario di tornare attrattivo e dare maggior peso alla professione medica”.

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