lunedì, 23 Dicembre, 2024
Cultura

Ricerca: Scuola Sant’Anna e Università San Raffaele insieme per la neuroriabilitazione

Un innovativo Laboratorio congiunto sulle Neurotecnologie Impiantabili Modulari. È quanto realizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano con l’obiettivo di colmare il divario tra le neurotecnologie impiantabili e le applicazioni pratiche. Questa iniziativa di ricerca, guidata da Pietro Mortini, Professore Ordinario di Neurochirurgia all’Unisr, e Silvestro Micera, Professore Ordinario di Bioelettronica e Ingegneria Neurale alla Sssa, è dedicata all’avanzamento della neuroriabilitazione attraverso lo sviluppo di tecnologie impiantabili innovative e multimodali. La sede principale del nuovo laboratorio congiunto si trova a Milano, presso l’Università Vita-Salute San Raffaele.

Un approccio iterativo

Per raggiungere questo obiettivo, il Mine Lab adotta un approccio iterativo che prevede neurotecnologie personalizzate, monitoraggio remoto dei progressi clinici, coinvolgimento delle parti interessate. Sfruttando competenze in neurochirurgia, ingegneria neurale, neuroriabilitazione, elaborazione di segnali e immagini biomediche, sensori indossabili e intelligenza artificiale, il Mine Lab svilupperà moduli neurotecnologici all’avanguardia per ripristinare i movimenti, valutazione a distanza, strategie di decodifica motoria, ripristino del feedback sensoriale. Nei prossimi anni, il Laboratorio Mine intende ampliare le proprie attività, sviluppando organi artificiali dopo la rimozione di neoplasie. La squadra multidisciplinare del Mine Lab collaborerà strettamente con i pazienti e i medici per affrontare le sfide cliniche del mondo reale, garantendo l’applicazione pratica di neurotecnologie impiantabili all’avanguardia. “Nel nostro DNA c’è sempre stata la volontà di sviluppare nuove terapie, ottenendo risultati straordinari nella pratica clinica.

Sinergia organizzativa

L’Università Vita-Salute San Raffaele e la Scuola Superiore Sant’Anna possono creare insieme una sinergia organizzativa e interdisciplinare unica, che nasce dall’incontro tra le nostre competenze in neurochirurgia e quelle della Scuola Sant’Anna nei campi della bioelettronica e dell’ingegneria neurale. Grazie a questo approccio, stiamo creando una nuova sfida scientifica e anche una grande opportunità per chi è affetto da malattie attualmente considerate incurabili” afferma Pietro Mortini, professore ordinario di Neurochirurgia, UNISR e Direttore della Divisione di Neurochirurgia, IRCCS Ospedale San Raffaele. “La partnership strategica con l’équipe del Professor Mortini e con tutta l’Università Vita-Salute San Raffaele ci permetterà di testare nuove tecnologie per aiutare le persone con disabilità motorie e sensoriali ad aumentare la loro indipendenza e la loro qualità della vita. Attraverso il Mine Lab, le neurotecnologie sono pronte a migliorare significativamente il loro impatto clinico, con risultati attesi sia nelle applicazioni cliniche che in quelle industriali”, afferma Silvestro Micera, professore ordinario alla Sssa e responsabile dell’Area di Bioelettronica e Ingegneria Neurale.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Il 21,2% dei maturandi scelgono traccia su un mondo iperconnesso

Angelica Bianco

Scuola, Cgil insoddisfatta. Sinopoli (Flc): riforma mancata, 200 mila precari, sostegno nel caos

Leonzia Gaina

Incontro bilaterale Italia-Polonia su istruzione scolastica

Lorenzo Romeo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.