domenica, 22 Dicembre, 2024
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La Liguria approva il Piano sul dimensionamento scolastico

Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato il piano di dimensionamento scolastico 2024/2025. Polemiche da parte dell’opposizione, pronta a chiedere le dimissioni dell’assessora alla Scuola Simona Ferro nel caso in cui la Liguria fosse commissariata dal Governo per il mancato rispetto delle indicazioni del decreto Valditara. Il piano, infatti, avrebbe dovuto prevedere il taglio di 16 dirigenti scolastici, ma il documento ne contiene solo 7. Particolare la situazione della Città metropolitana di Genova, che non ha mai deliberato nessuna fusione nonostante dovesse deciderne sei. L’opposizione ha chiesto una sospensiva del provvedimento invitando la giunta a chiedere una proroga dei termini di 30 giorni, proposta che è stata respinta. “Questo piano è qualcosa che si può definire al massimo una bozza. Nonostante il tentativo in extremis di sospendere il provvedimento, anche da parte da alcuni consiglieri della maggioranza, la giunta ha deciso di portare a sbattere l’intera Regione contro un muro. Se in futuro ci sarà un pronunciamento contrario a questo provvedimento da parte del Tar oppure un commissariamento ad acta, l’assessora Ferro avrà un’unica strada: le dimissioni”, afferma il consigliere regionale Davide Natale.

Motivi burocratici

“Un fallimento di questa giunta che per meri motivi burocratici non riesce ad accettare la nostra proposta come opposizione di rinviare l’invio del piano. Qualora ci fosse un commissariamento da parte del Governo sulla Città metropolitana che non ha deciso entro i tempi previsti, l’assessora Ferro dovrà dimettersi in quanto, caparbiamente, non ha voluto accettare la nostra proposta di mediazione che, come previsto dalla legge regionale, dava dignità al Consiglio di decidere sulla materia”, aggiunge il consigliere di Linea Condivisa Gianni Pastorino. “Arriverà un commissario che non terrà conto dei criteri che consentono di agevolare la coesione e la coerenza e di contrastare la dispersione scolastica. Tutto questo perché il sindaco Bucci non fa la delibera, perché l’assessore regionale Ferro non porta una proposta e impedisce al consiglio regionale di esercitare il potere sostitutivo come previsto dalla legge”, interviene Pippo Rossetti di Azione. Per il consigliere della Lista Sansa Roberto Centi “Noi abdichiamo al nostro ruolo di funzione programmatoria della scuola e ci pieghiamo ai desiderata di qualche potente perché a null’altro risponde questo provvedimento”. “Respingo ogni accusa che mi è stata mossa in cui si dice che non ho fatto il mio dovere, che sono stata latitante – ha replicato l’assessora Ferro -. Credo di avere svolto il mio compito ed essere andata anche un po’ oltre. Per me è importante ascoltare i territori e questo è il risultato delle esigenze manifestate dai territori. Mi trovo con una situazione che riporterò al ministro Valditara”.

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