La cittadinanza attiva, ovvero The Good Lobby, è stata, per la prima volta, convocata dal ministro Raffaele Fittoa prendere parte alla cabina di regia, l’organo istituito dal governo in cui si decidono le sorti del Pnrr. Good Lobby, con l’Osservatorio civico Pnrr, hanno più volte rivendicato il diritto di essere convocati (in quanto membro dell’ex Tavolo del Partenariato) e sono stati soddisfatti dall’attuale ministro.
Sessanta organizzazioni
“Una convocazione necessaria”, ha dichiarato l’Osservatorio, “per potere rappresentare alle istituzioni le istanze e le richieste delle quasi 60 organizzazioni che fanno parte della rete, impegnate quotidianamente in tutta Italia nella promozione dei diritti, nella tutela dell’ambiente e nella risposta ai bisogni di persone e territori vulnerabili; istanze e richieste che non possono essere ignorate se si intende portare a termine un Piano che ha l’ambizione di cambiare il futuro del nostro Paese”.
Non un incontro episodico
Sia nelle azioni precedenti alla convocazione, sia in cabina di regia, è stato chiesto “che il coinvolgimento della società civile non fosse episodico ma rappresentasse una modalità ordinaria di implementazione del Piano”. Anche il Forum del Terzo Settore, del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, del Consiglio Nazionale Studenti Universitari e del Consiglio nazionale giovani vogliono essere parte attiva nella conduzione politica del Pnrr.
Più trasparenza sui dati
“Abbiamo sottolineato – continua l’Osservatorio – che si prosegua con determinazione verso una maggiore trasparenza sui dati e sulle informazioni relativi all’implementazione del Piano. Ad oggi, ad esempio, non è possibile avere dati aggiornati su target, milestones e indicatori (l’ultimo aggiornamento su target e milestones disponibile sul sito ItaliaDomani risale all’ultimo trimestre 2022), fondamentali per comprendere l’avanzamento e la portata complessiva dei cambiamenti che con questo Piano si intende apportare”.
Tematiche di genere
Le organizzazioni hanno anche posto l’accento sulle questioni ambientali, con particolare riferimento al dissesto idrogeologico, e sulle tematiche di genere, sottolineando la necessità di rendere disponibili dati e indicatori che permettano di valutare l’impatto del Pnrrsui divari di genere del paese. Insomma, un primo indispensabile passo per aprire un dialogo, e una dimostrazione del fatto che la società civile unita e organizzata ha il diritto ed è capace di rivendicare il proprio ruolo nei processi decisionali pubblici.
Cronoprogramma delle riforme
Federico Anghelé Direttore di Good Lobby ha dichiarato che “nei punti dettagliati che invieremo al ministero, come richiesto durante l’incontro, chiederemo si predisponga un cronoprogramma dettagliato di tutte le riforme con lo stato di avanzamento e ciò deve essere anche per le singole misure del piano. Abbiamo fatto presente quanto sia importante un pieno coinvolgimento degli stakeholder e dei cittadini attraverso la definizione di un programma di consultazione volto ad acquisire i punti di vista e i pareri qualificati utili a una più efficace deliberazione”.