lunedì, 23 Dicembre, 2024
Economia

Tredicesime per 35milioni di italiani. Per 8 milioni anche la quattordicesima

Cgia prevede meno spese per regali di Natale e più esborsi per bollette e mutui

Tra i lavoratori dipendenti e i pensionati sono 35 milioni gli italiani che dalla prossima settimana fino alla vigilia di Natale riceveranno la tredicesima per oltre 40 miliardi di euro complessivi. Il fisco, attraverso la ritenuta Irpef, si prenderà più di 13 miliardi e al netto di contributi previdenziali gireranno quasi 54 miliardi di euro. Di fatto circa un migliaio di euro a testa che non è proprio una svolta per la vita, ma che potranno essere usati in vista del Natale. I dati sono della Cgia che, però, ha qualche dubbio su come, realmente, saranno spese le tredicesime e anche le quattordicesime.

Scendono acquisti natalizi

“E’ molto difficile prevedere cosa acquisteranno gli italiani” con queste mensilità in più, scrive nella nota settimanale il Centro studi di Mestre, “tra il pagamento delle bollette della luce, del gas e la rata del mutuo, anche quest’anno non saranno molti i soldi che verranno destinati agli acquisti natalizi.” Visto l’andamento dei consumi registrato nella prima parte dell’anno, si stima che l’ammontare complessivo della spesa destinata ai regali rimanga pressoché lo stesso del 2022, ovvero tra i 7 e i 7,5 miliardi di euro. Un importo che rispetto a 15 anni fa, comunque, è dimezzato. Secondo Cgia per Natale si spende sempre meno perché “tantissimi italiani, approfittando del Black Friday, anticipano sempre più spesso a novembre l’acquisto dei doni da mettere sotto l’albero. In secondo luogo perché in questi ultimi anni le famiglie hanno diminuito il budget destinato alle spese “accessorie” e ciò ha comportato una conseguente flessione della propensione a fare i regali nel periodo natalizio.”

Più occupazione stabile, più tredicesime

Inoltre rispetto al 2022, quest’anno la stima del monte tredicesima è aumentato di 7 miliardi di euro. Questo perché è aumentata l’occupazione con più 400.000 dipendenti in più ed è cresciuto il monte salari soprattutto grazie al rinnovo di alcuni contratti di lavoro nazionali. Nei giorni scorsi è stato siglato l’accordo dei bancari che tra arretrati, aumenti e gratifiche si calcola porterà una tredicesima di oltre 1.700 euro in media. C’è anche l’effetto del taglio del cuneo fiscale voluto dal Governo che mette più soldi nelle tasche dei lavoratori.

Alimentari più gettonati

Anche quest’anno i generi alimentari dovrebbero confermarsi la tipologia di regalo natalizio più acquistato dagli italiani: seguono i giocattoli, i prodotti tecnologici, i libri, l’abbigliamento/scarpe e gli articoli per la cura della persona. Non c’è alcun dubbio che anche i cosiddetti regali “digitali” saranno tra i più gettonati: potendo essere acquistati senza doversi recare presso i negozi fisici, subiranno un ulteriore aumento rispetto ai volumi registrati l’anno scorso. In particolare gli abbonamenti a piattaforme streaming e buoni regalo per gli acquisti online. A livello geografico la provincia che presenta il più alto numero di beneficiari della tredicesima mensilità è Milano: tra lavoratori dipendenti e pensionati, le persone interessate saranno 2,91 milioni. Seguono i quasi 2,64 milioni di percettori presenti a Roma, 1,38 milioni di residenti a Torino e 1,35 milioni presenti a Napoli. Le realtà meno interessate, anche perché demograficamente più piccole delle altre, sono i circa 72.500 residenti a Vibo Valentia, i quasi 70 mila ubicati a Enna e i 42.800 che abitano a Isernia.

Le quattordicesime

Tanti dipendenti e altrettanti pensionati ricevono anche la 14esima. Per quanto concerne i lavoratori dipendenti, tutti i contratti nazionali prevedono, per legge, la tredicesima mensilità. Inoltre, secondo una stima dell’Ufficio studi della Cgia, sono tra i 7,5 e gli 8 milioni i lavoratori dipendenti del settore privato che beneficiano anche della 14esima. La stessa viene erogata nel mese di luglio. I principali contratti nazionali di lavoro che prevedono questa mensilità aggiuntiva sono: l’agricoltura, l’alimentare, l’autotrasporto, il commercio/turismo e il comparto pulizia/multiservizi. La quattordicesima spetta anche ai pensionati, purché non ricevano prestazioni di natura assistenziale come le invalidità civili, gli assegni sociali, rendite Inail e trattamenti non Inps.

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