Concorso dei Dirigenti scolastici al via con una novità: ci saranno le “quote blu”. In tutta Italia tranne in Sardegna, Valle d’Aosta e Molise, in caso di parità in graduatoria, sarà data priorità al candidato rispetto alla sua collega donna. È l’effetto del decreto del giugno scorso che introduce le norme per il riequilibrio di genere nella pubblica amministrazione. Dopo la registrazione alla Corte dei Conti in Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il 20 novembre, il Dpcm che autorizza l’inizio delle procedure concorsuali per la copertura dei posti per dirigenti scolastici relativi al triennio 2023-24/2025-26. I posti complessivi sono 979, di cui per il 60%, pari a 585, destinati al concorso DS ordinario, e per il restante 40%, pari a 394, destinati al concorso DS straordinario.
Scuola, riequilibrio di genere
Il concorso prevede all’articolo 10 del bando che, “considerate le percentuali di rappresentatività di genere in ciascuna regione, viene garantito l’equilibrio di genere applicando nelle regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto, in cui il differenziale tra i generi è superiore al 30%, il titolo di preferenza in favore del genere maschile in quanto meno rappresentato.” La presenza femminile nelle scuole, infatti, è pari a circa 8 donne su 10 dirigenti, mentre su 700mila docenti di ruolo in cattedra ben 580mila sono donne.
Ripartizione per regione
Per i 585 posti del concorso DS ordinario è prevista la ripartizione per regioni, mentre i 394 posti dello straordinario verranno assegnati secondo la scelta finale dei vincitori, in base a quanto previsto dal precedente concorso DS, da cui provengono, attraverso ricorsi, gli attuali candidati riammessi.
Nel preambolo del decreto viene spiegata la procedura che ha portato alla autorizzazione finale di quei 979 posti complessivi da mettere a concorso. La distribuzione dei posti per il concorso ordinario prevede per Abruzzo, 12 posti Calabria, 11 posti Campania, 34 posti Emilia-Romagna, 28 posti Friuli Venezia Giulia, 11 posti Lazio, 50 posti Liguria, 6 posti Lombardia, 155 posti Marche, 14 posti Piemonte, 65 posti Puglia, 32 posti Sardegna, 11 posti Sicilia, 26 posti Toscana, 54 posti Umbria, 5 posti Veneto, 71 posti.
I requisiti e le prove
AI concorso i candidati devono avere almeno cinque anni di anzianità nel ruolo di appartenenza. Il concorso prevede una prova preselettiva, scritta e orale. Il bando nazionale sarà gestito a livello di singolo USR.
La prova preselettiva, della durata di 75 minuti, consiste in 50 domande a risposta multipla, con un punto assegnato per ogni risposta corretta. Questa fase si svolgerà solo se il numero dei candidati sarà superiore a quattro volte il numero dei posti disponibili. È ancora da chiarire se la conoscenza della lingua inglese sarà valutata in questa fase.
La prova scritta dura 180 minuti e prevede la risposta a 5 domande a risposta aperta, più 2 domande di lingua inglese. Con un punteggio massimo di 100 punti, il punteggio minimo per superare questa fase è fissato a 70 punti. Infine la prova orale, della durata di 30 minuti, valuterà l’adeguatezza dei candidati per i ruoli di dirigente, esplorando la loro conoscenza e comprensione delle dinamiche e delle sfide che i dirigenti scolastici affrontano quotidianamente.