Lucio Poma, chief economist di Nomisma, a margine dell’edizione 2023 dell’Osservatorio sul “Sistema dei farmaci generici in Italia”, realizzata per Egualia e presentata a Roma, ha sottolineato che “nel 2023 è emersa una grande difficoltà derivante dall’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia elettrica, che nel 2022 erano riusciti ad essere assorbiti dalle imprese farmaceutiche: adesso, con prezzi costanti o addirittura decrescenti, di fatto il sistema rischia di esplodere e questo potrebbe comportare la carenza di quei farmaci per la cui produzione non c’è più convenienza”. . “C’è assolutamente bisogno di una riflessione tra pubblico e privato: sicuramente” c’è bisogno di “mantenere i prezzi bassi, ma anche di garantire la continuità del sistema”, ha aggiunto.
Forte preoccupazione
“Le preoccupazioni sono tante e si erano palesate già due anni fa, quando noi avevamo annunciato questi rischi che evidentemente si sono enfatizzati con le guerre, la crisi energetica e l’inflazione. Mettendo insieme tutti questi fattori, il nostro comparto comincia ad avere dei grossi problemi: ci sono difficoltà nell’approvvigionamento di prodotti”, ha aggiunto il presidente di Egualia, Enrique Hausermann, sempre a margine dell’edizione 2023 dell’Osservatorio Nomisma sul “Sistema dei farmaci generici in Italia”. “Il rischio è che, a un certo momento, il mondo dell’equivalente non riuscirà più a fornire al SSN e ai cittadini i prodotti di cui hanno bisogno. La preoccupazione nasce dal fatto che abbiamo dei costi che sono difficilmente sostenibili, soprattutto per i prodotti a basso prezzo che sono una quota abbastanza importante, basti pensare che il 27% dei prodotti è sotto i 5 euro”, ha spiegato.