sabato, 21 Dicembre, 2024
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Istat: a settembre export e import in calo

Il mese di settembre ha visto una recessione congiunturale nel panorama commerciale italiano con una notevole riduzione sia nelle esportazioni che nelle importazioni. Secondo le ultime statistiche dell’Istat la flessione è stata più intensa per le esportazioni, con una diminuzione del 4,5%, rispetto a una contrazione del 3,1% nelle importazioni. La diminuzione mensile dell’export è stata particolarmente marcata per i mercati extra-Ue, con un -6,7%, in confronto al -2,4% registrato nell’area UE. Nel terzo trimestre del 2023, a confronto con il trimestre precedente, si è notato un leggero aumento dell’export (+0,3%), mentre le importazioni hanno subìto una flessione del 2,9%. A settembre 2023, l’export subìto una contrazione annua del 6,6% in termini monetari (rispetto al +2,2% di agosto) e dell’8,7% in volume. La riduzione del valore delle esportazioni ha coinvolto sia i mercati Ue (-6,3%) che quelli extra-UE (-6,9%). Le importazioni hanno registrato una flessione annuale del 20,5% in valore, con un calo più marcato nell’area extra-Ue (-32,4%) rispetto all’Ue (-8,3%). In volume, il calo è stato più contenuto (-5,7%).

I settori chiave

Settori chiave contribuenti alla riduzione dell’export hanno incluso metalli di base e prodotti in metallo, sostanze e prodotti chimici, mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi), articoli in pelle (escluso abbigliamento) e articoli farmaceutici. In controtendenza, sono cresciute le esportazioni di autoveicoli (+20,3%) e macchinari e apparecchi non classificati altrove (+5,4%). I principali contributori alla flessione dell’export su base annua sono stati gli Stati Uniti (-11,9%), la Germania (-7,8%), la Francia (-5,4%) e il Regno Unito (-11,4%). Nei primi nove mesi del 2023, l’export ha mostrato una crescita tendenziale dell’1,0%, trainato principalmente dalle vendite di macchinari, autoveicoli, prodotti alimentari, mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) e articoli farmaceutici. Il saldo commerciale a settembre 2023 è stimato a +2.346 milioni di euro, un miglioramento significativo rispetto al deficit di -6.693 milioni registrato nello stesso periodo del 2022. Il deficit energetico è più che dimezzato, passando da -12.390 milioni a -5.182 milioni, mentre l’avanzo nel commercio di prodotti non energetici aumenta da 5.697 milioni a 7.528 milioni. Nel mese di settembre 2023, i prezzi all’importazione sono aumentati dello 0,7% su base mensile, ma sono diminuiti del 12,1% su base annua, mostrando una moderata stabilizzazione rispetto al -12,7% di agosto.

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