Lavoro e giovani sono i temi portanti dell’Assemblea 2023 di Cna che, per la prima volta nella storia, soprattutto con riferimento all’occupazione, riconosce che quest’ultima rappresenta “per le nostre imprese il principale elemento di competitività”. Il Presidente nazionale della Confederazione, Dario Costantini, afferma che la Confederazione ha “un enorme responsabilità verso i giovani”, ha sottolineato, “e più che parlare dei giovani dobbiamo parlare con i giovani”.
Nodi da sciogliere
Costantini indica tuttavia alcuni nodi da sciogliere. “C’è il tema dei salari e continuiamo a credere che la risposta migliore per far salire le retribuzioni sia la buona contrattazione collettiva”. Ma serve anche aumentare la competitività e quindi le imprese devono poter lavorare in un ambiente favorevole. “È tempo”, ha aggiunto il nostro presidente nazionale, “che il Paese assicuri alle piccole imprese l’attenzione e il rispetto che meritano”.
Patrimonio degli artigiani
Transizione green e digitalizzazione, economia circolare sono nel patrimonio culturale degli artigiani. “Ci sono dodici milioni di immobili da riqualificare”, ha evidenziato Costantini, “e si può farlo soltanto attraverso i bonus edilizi di cui sollecitiamo da tempo il riordino. Parlare di bonus significa anche “consentire a famiglie e imprese che hanno rispettato alla virgola una legge dello Stato di poter concludere i cantieri avviati”.
Costi energetici
La stretta creditizia, che negli ultimi dodici anni il credito bancario alle nostre imprese, mostra un taglio del 43%. A fomentare le preoccupazioni della Cna ci sono anche i costi energetici e, ricorda il presidente, l’anno scorso “abbiamo presentato il progetto per favorire l’autoproduzione, finalizzato a ridurre il costo delle bollette e accelerare sulla transizione energetica”.
Calamità naturali
Il Presidente della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa si è poi soffermato sulle calamità naturali che stanno diventando un fenomeno sempre più frequente ricordando l’alluvione in Emilia Romagna, quella nelle Marche l’anno scorso e l’ultima in Toscana. “Le nostre imprese si rimboccano le maniche, non scappano e non abbandonano i propri dipendenti, il sistema Cna favorisce la solidarietà, ma non basta. Ed è insopportabile leggere che la legge di bilancio intende introdurre una polizza obbligatoria contro i rischi catastrofali a carico delle imprese. Piuttosto sono urgenti gli interventi per mettere in sicurezza il nostro fragile territorio”.