La ‘Giornata del ricordo dedicata ai caduti, militari e civili, nelle missioni internazionali per la pace’, è coincisa proprio ieri col ventesimo anniversario della strage di Nassiriya in Iraq, dove, a causa di un vile attentato, morirono 28 persone (19 italiani tra soldati, carabinieri e civili). Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Ministro della Difesa Guido Crosetto, ha commemorato le vittime sacrificate in nome della pace.
Combattere le atrocità
“Il sentimento del lutto”, ha sottolineato il Capo dello Stato, “ci accompagna in questo giorno in cui la Repubblica rivolge il suo pensiero ai tanti feriti e caduti nelle missioni che l’Italia ha sviluppato in questi anni a servizio della comunità internazionale e dei diritti dei popoli, insieme all’espressione della solidarietà e vicinanza alle famiglie colpite”. La partecipazione a queste importanti operazioni in tante travagliate regioni del mondo, ha aggiunto Mattarella, “è il segno dell’impegno e del contributo del nostro Paese allo sforzo concreto della comunità internazionale per combattere gli orrori e le atrocità delle guerre e del terrorismo”.
Difendere i valori della pace
I contingenti schierati e le collaborazioni portate avanti sotto l’egida delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e della Nato, “testimoniano l’intento di difendere i valori della pace e della cooperazione, del rispetto della dignità delle persone e dei popoli”. A quanti sono impegnati oggi nelle zone di crisi, mettendo a rischio la propria incolumità in nome dei nobili principi sanciti nella nostra Carta costituzionale, “va l’apprezzamento e la riconoscenza di tutti gli italiani”, ha concluso Mattarella.
Un giorno di dolore
“Potremmo dire che quell’attentato fu il primo esempio di ‘guerra ibrida’. Per i terroristi, l’Italia, rappresentava l’anello debole della Coalizione, la nazione occidentale meno preparata alla strage”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha ricordato le vittime dell’attentato del 2003. “L’Italia pianse i propri soldati, ma non rinunciò a celebrarne l’onore. Nessuno si azzardò a dire che la loro morte era stata inutile o vana. L’opinione pubblica si strinse intorno a loro e riconobbe che il loro sacrificio era stato cruciale per il Paese e per la comunità nazionale e internazionale. Nella tragedia assistemmo a un passaggio culturale essenziale per la crescita della Nazione”.
Il messaggio della Premier
Non è mancato il contributo del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha pubblicato un post sui social: “Venti anni ci separano dalla terribile strage di Nassiriya. Venti anni da quel vile e brutale attentato in cui morirono 19 italiani. In questa Giornata, dedicata al ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, l’Italia onora e ricorda tutti coloro che hanno sacrificato la vita per la pace e la sicurezza della nostra Nazione e del mondo. A loro, e a quanti ogni giorno sono impegnati nelle aree più travagliate, va la nostra profonda riconoscenza”.
Nel coro di riconoscimenti si è unito anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il quale ha reso omaggio ai caduti, ricordandoli come eroi che hanno dato il massimo per il bene comune. “Il loro sacrificio”, ha sottolineato La Russa, “continua a ispirare chi oggi è chiamato a servire la patria in zona di conflitto”.