Il 48% dei dirigenti d’azienda in Italia accoglie con favore le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning per le proprie aziende, rispetto al 50% nelle Americhe. L’Austria (62%) e il Regno Unito (60%) sono i paesi in cui si fa uso con maggiore entusiasmo di AI e ML, mentre Norvegia (40%), Danimarca (44%) e Germania (45%) sono i meno entusiasti. Inoltre, il 44% delle aziende dell’area Emea (Europa, Medio oriente e Africa) ha apportato modifiche per garantire che le loro attività siano sufficientemente agili da consentire la riallocazione delle risorse in modo rapido.
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Sono i risultati di una ricerca condotta da Workday Inc. fornitore di applicazioni cloud aziendali per la gestione finanziaria e delle risorse umane. Lo studio si intitola“Preparing to Power Up: Emea Leads the Way to an AI-Driven Future” e rivela che gli imprenditori hanno chiara consapevolezza dei vantaggi che AI e ML porterebbero alle proprie aziende, nonostante vi sia una divergenza di opinioni in merito a queste tecnologie all’interno dei consigli di amministrazione. Inoltre gli archivi di dati e la burocrazia rappresentino i maggiori ostacoli all’adozione di soluzioni innovative.
Il regolamento Ue aiuta
Dopo l’introduzione del Regolamento generale sulla protezione dei dati, l’Unione europea sta proponendo un nuovo quadro giuridico per l’Intelligenza Artificiale: l’EU AI Act che, secondo la ricerca, favorisce una maggiore fiducia. Generalmente i ceo sostengono l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning: un significativo 53% di amministratori delegati dell’area Emea è entusiasta di utilizzare queste tecnologie nelle proprie aziende. Tuttavia sono preoccupati per i potenziali errori in cui AI e ML potrebbero incorrere. L’area finanziaria è quella più ben disposta: il 19% dei cfo ha dichiarato che i propri team stanno implementando l’Intelligenza Artificiale e sono in fase avanzata, a un livello quasi triplo rispetto ai team finanziari delle Americhe (7%). I responsabili finanziari dell’area Emea utilizzano AI/ML per migliorare le previsioni, le decisioni di bilancio e la pianificazione degli scenari, oltre che per supportare la pianificazione strategica tra i diversi rami di attività.
Più cauti le risorse umane
L’HR è in ritardo nell’adozione: le risorse umane mostrano i tassi di adozione di AI più bassi, con il 44% dei leader HR dell’area Emea entusiasti del potenziale, ma con il 49% che non ha ancora iniziato ad adottare queste tecnologie all’interno dei propri team. I leader IT sono i più propensi (51%) ad affermare che AI e ML renderanno più facile per l’IT supportare altri team aziendali o consentire loro di fornire un maggiore valore strategico.
Dirigenti poco consapevoli
Il 60%delle aziende di area Emea afferma che i propri dati sono isolati, il che rende arduo l’accesso a informazioni che possano essere utilizzate in tempo reale. Inoltre, solo il 22% delle aziende ha compiuto progressi consistenti nell’eliminazione di alcuni passaggi burocratici che rallentano il processo decisionale. Inoltre il 42% dei dirigenti in Italia ritiene che i dirigenti delle loro aziende non siano ancora consapevoli del ruolo fondamentale che svolgeranno queste tecnologie.