Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha espresso nuovamente il suo sconcerto di fronte alla guerra in corso in Ucraina. Lo ha fatto a margine dell’incontro avuto ieri con il Presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev a Tashkent. “Alla mia età, non pensavo di vedere la guerra in Europa”, ha dichiarato, evidenziando l’incredulità e la preoccupazione per gli eventi che stanno sconvolgendo il vecchio continente. Mattarella, noto per la sua attenzione alla diplomazia e alla pace, ha sottolineato l’importanza di trovare soluzioni diplomatiche alla crisi scatenata dall’invasione russa. “Sì alla mediazione in Ucraina, ma senza umiliare Mosca”, ha affermato, ribadendo la necessità di cercare una via diplomatica senza compromettere il ruolo della Russia nella risoluzione della crisi.
Insulto all’unanimità
Nel corso del bilaterale con il suo omologo uzbeko, Mattarella ha ribadito con fermezza che Hamas non rappresenta il popolo palestinese, definendo poi le azioni militari intraprese dall’organizzazione il 7 ottobre come “insulto all’unanimità”. Ha poi sottolineato l’importanza di considerare le vittime civili nelle azioni militari, enfatizzando che qualsiasi strategia deve tener conto del rispetto per la vita umana. Ha inoltre affermato che l’unica soluzione alla crisi in corso è quella di “due popoli e due Stati” nella regione.
Collaborazione tra Europa e Asia
Durante i colloqui con Mirziyoyev, il Presidente ha sottolineato poi l’importanza cruciale di rafforzare la collaborazione tra l’Europa e l’Asia, in particolare nell’area dell’Asia centrale. Mattarella ha spiegato che la prospettiva di un rafforzamento della cooperazione tra le due Regioni è fondamentale per affrontare le sfide globali e costruire un futuro basato sulla pace e il benessere. “Sviluppare il dialogo e le relazioni è la chiave per coltivare la pace e garantire il benessere di fronte ai gravi conflitti mondiali”, le sue parole. Il Capo dello Stato italiano ha anche toccato la questione afghana, evidenziando la comprensione dell’Italia per l’importanza strategica di questa problematica per la sicurezza e la stabilità dell’Asia centrale.
Oggi la visita a Samarcanda
La visita di Mattarella nella Repubblica dell’Uzbekistan, volta a rafforzare i legami diplomatici e a esplorare opportunità di collaborazione in vari settori tra i due Paesi, si concluderà oggi. La giornata di ieri è iniziata con la deposizione di una corona al Monumento dell’Indipendenza a Tashkent, un segno di rispetto e memoria nei confronti della storia e dell’indipendenza del Paese asiatico. Successivamente, Mattarella è stato ricevuto al Palazzo Presidenziale Kuksaroy dal Presidente Mirziyoyev. Nel pomeriggio ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istruzione e innovazione tenendo un discorso al Politecnico di Torino, sempre a Tashkent. L’evento è stato parte di un seminario intitolato ‘Direzione 4.0: collaborazione tra istruzione e innovazione per la trasformazione dell’industria dell’Uzbekistan’. Oggi, prima del rientro a Roma, Mattarella visiterà Samarcanda, città storica dell’Uzbekistan.