Arriva sull’Italia una seconda fase di maltempo con temporali e qualche nevicata. In particolare sulla Toscana, già colpita duramente nei giorni scorsi, l’allerta resta arancione fino alle ore 14 di oggi. Si teme ancora per il rischio idrogeologico, mentre resta gialla su altre tre regioni per l’arrivo di forti temporali, per la precisione in Emilia–Romagna, Sardegna e Umbria.
“Massima prudenza”
Alla luce della nuova allerta meteo, in via precauzionale il Comune di Prato ha disposto la chiusura di scuole, cimiteri e giardini. Il Sindaco Matteo Biffoni è intervenuto invitando la cittadinanza a rimanere a casa e a limitare gli spostamenti solo a quelli necessari.
In Sardegna rischio frane
La Protezione civile regionale della Sardegna ha diramato un’allerta meteo gialla per rischio idrogeologico, valido dalle 12 di oggi fino alla mezzanotte. Le aree coinvolte dall’avviso di criticità ordinaria sono quelle del Montevecchio Pischinappiu, del Tirso e del Logudoro, nel nord dell’isola, che potrebbero essere interessate da forti temporali.
Caldo record incide sul maltempo
Ad aumentare i danni del maltempo per le precipitazioni record (che il terreno, dopo un lungo periodo di caldo e siccità, non riesce ad assorbire) sono state le altissime temperature “di un ottobre più bollente di sempre anche in Italia, con una temperatura che ha superato di 3,15 gradi la media storica del mese”. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr che rileva le temperature in Italia dal 1800, in riferimento alle rilevazioni dell’osservatorio europeo sui cambiamenti climatici Copernicus.
“Correre ai ripari”
Secondo Coldiretti, in riferimento all’allerta meteo arancione per i territori della Toscana già duramente colpiti, con circa 50 milioni di euro di danni nelle campagne, “si corre ai rimedi per salvare produzioni agricole, macchinari e scorte di grano e concimi risparmiate dall’alluvione”.
Situazione sotto controllo
Per questo gli imprenditori stanno lavorando affannosamente “per cercare di salvare le piante e ripulire le aziende dal fango per cercare di non perdere i clienti che proprio nel mese di novembre da tutta Europa vengono in visita ai vivai, per scegliere le piante da ritirare in primavera”. Con le strutture Coldiretti sul territorio, “stiamo monitorando la situazione a mettendo in campo la prime misure affinché alle imprese agricole colpite vengano garantiti gli aiuti necessari per ripartire”, la conclusione del presidente della Coldiretti Ettore Prandini.