I tre panda giganti dello zoo nazionale di Washington D.C. torneranno in Cina entro il 15 novembre, molto prima del previsto. La loro partenza è stata annunciata la scorsa settimana e ha suscitato un’ondata di tristezza e frustrazione tra i fan dei panda, che da tempo rappresentano una delle principali attrazioni dello zoo. “Probabilmente passerà molto tempo, forse questa sarà una delle ultime volte in cui vedrò un panda in cattività – ha dichiarato Ryan Nickol, che ha viaggiato dalla Pennsylvania per vedere gli esemplari -. Questo è piuttosto frustrante e anche un po’ triste”. La loro partenza lascia quello di Atlanta come l’unico zoo negli Stati Uniti con un programma sui panda giganti. L’accordo di prestito per i quattro panda dello zoo scadrà l’anno prossimo, aumentando la prospettiva che non possano più esserci esemplari negli Stati Uniti per la prima volta dal 1972. Gli Usa non sono l’unico Paese ad affrontare la perdita di questi amati orsi. La Cina li ha da tempo donati ad altri Paesi in quella che viene definita “diplomazia del panda”. L’unica coppia in Gran Bretagna tornerà in Cina dallo zoo di Edimburgo entro la fine dell’anno, mentre Australia e Cina stanno negoziando l’estensione di un accordo di prestito per due panda allo zoo di Adelaide, in scadenza l’anno prossimo. A seconda di ciò che accadrà, tutti e tre i Paesi potrebbero rimanere senza esemplari di panda entro il 2024. L’esodo degli orsetti avviene mentre gli Stati Uniti e i loro alleati sono in contrasto con la Cina su una serie di questioni tra cui il commercio, la tecnologia, lo status di Taiwan e la posizione di Pechino nelle guerre in Medio Oriente e Ucraina. Sia gli Stati Uniti che la Cina hanno espresso interesse a migliorare i rapporti, e il Presidente Joe Biden e il Presidente cinese Xi Jinping dovrebbero incontrarsi, questo mese, a San Francisco.