domenica, 15 Dicembre, 2024
Attualità

Palermo, conclusa la campagna della Protezione civile ‘Pronti all’Azione’

Si è conclusa la campagna informativa della Protezione Civile su rischi e comportamenti virtuosi di fronte alle calamità naturali, per proteggere il territorio da conseguenze catastrofiche come quelle che hanno afflitto la Sicilia in estate. A curarla è la Protezione civile regionale, che a piazza Verdi ha incontrato un centinaio di studenti illustrando le migliori pratiche da adottare in situazioni di emergenza. Il nome della campagna è ‘Pronti all’Azione’ e all’inaugurazione hanno preso parte il presidente della Regione Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, il direttore regionale della Protezione civile Salvo Cocina, il suo omologo del Corpo forestale Giuseppe Battaglia, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Giuseppe Pierro e il direttore regionale dei Vigili del fuoco Gaetano Vallefuoco.

Il fiore all’occhiello della Sicilia

Schifani ha formulato una sintesi del lavoro svolto dalla Protezione civile regionale negli ultimi mesi, ancor prima che esplodesse l’emergenza incendi a luglio: “Parliamo del fiore all’occhiello della Sicilia, perché non si è mai sottratta nemmeno in settori che non fossero di sua competenza. Quando ad aprile è iniziata l’ondata di arrivi dei migranti il ministero dell’Interno ci ha chiesto una mano, noi ci siamo messi a disposizione mandando viveri e coperte ma anche con interventi diretti, perché l’hotspot non era preparato a ospitare così tante persone”. Per migliorare il coordinamento tra Protezione civile e Corpo forestale, aggiunge il numero uno di Palazzo d’Orleans, è pronta una centrale operativa unica, della quale “abbiamo già individuato i locali: è un’iniziativa che ho voluto fortemente, perché non potevo accettare che in un momento di emergenza come quello che abbiamo vissuto due organi operativi che dovrebbero agire insieme lavorassero separatamente. Questa centrale operativa andrà a incrociarsi con una sala interistituzionale, che coinvolge prefetto e forze dell’Ordine, per avere un controllo centralizzato di ciò che succede sul territorio”.

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