L’indice PMI sul settore manifatturiero in Italia delude le attese degli analisti, attestandosi nel mese di ottobre a 44.9 punti rispetto ai 46.3 punti attesi dalle previsioni. Questo valore, il più basso in tre mesi, è dovuto alla debolezza delle condizioni della domanda che continua a pesare sul settore manifatturiero italiano, con la produzione e i nuovi ordini in contrazione rispetto a quelli di settembre, quando l’indice sul settore registrava 46,8 punti. Nelle aziende, invece, continua a calare il lavoro inevaso (in sospeso) e l’occupazione, insieme a una netta diminuzione delle attività di acquisto. È questo quanto emerge dal Purchasing Managers Index, il principale indicatore economico che conduce mensilmente rapporti e sondaggi su dati raccolti da aziende accuratamente selezionate del settore manifatturiero.
L’Eurozona
Crolla il settore del manifatturiero anche nell’eurozona. L’inizio del quarto trimestre 2023 registra una forte contrazione dei nuovi ordini, dell’attività di acquisto e del lavoro inevaso. Tutti gli indicatori hanno fatto emergere che questo di ottobre è uno dei dati più bassi delle relative medie storiche, sottolineando che il settore manifatturiero continua perdere forza sia nella produzione che nelle vendite. Dall’indagine di ottobre emerge, inoltre, un drastico calo dei livelli di occupazione che non si registrava da agosto 2020, durante il periodo della pandemia. L’indice PMI del settore nel mese di ottobre si è attestato a 43.1 punti rispetto al valore di 43,4 punti registrato nel mese di settembre. Questo dato indica che nell’area euro il settore manifatturiero continua la sua caduta libera (da 16 mesi non si registra un valore superiore alla soglia neutra di 50 punti), mentre anche inflazione e caro prezzi continuano a colpire le aziende del settore di tutta Europa.
Lieve miglioramento in Germania
L’Indice PMI registra però un miglioramento del settore manifatturiero in Germania, nonostante la fase di contrazione economica che ha colpito tutta l’eurozona. La lettura dell’indice nel mese di ottobre è stata di 40.8 punti rispetto al 39.6 punti registrati nel Paese durante il mese di settembre. Questo miglioramento però non basta a colmare la fase di contrazione delle attività tedesche, poiché la produzione rimane sotto pressione a causa del calo dei nuovi ordini, sostenuta solamente dallo smaltimento dell’arretrato.