La Giornata nazionale ‘Giovani e Memoria’, per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si presenta come un’occasione unica per le nuove generazioni di apprendere dalla storia e di contribuire al futuro della nazione. In un momento in cui il mondo affronta sfide complesse, il messaggio del Capo dello Stato inviato ieri al Ministro per lo Sport Andrea Abodi riecheggia come un richiamo alla solidarietà, alla comprensione e all’impegno verso un futuro migliore per tutti. Il Presidente ha sottolineato l’importanza della Giornata, istituita in ideale collegamento con l’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, celebrato ogni 27 gennaio. La Giornata assume un significato ancora più profondo quest’anno, in occasione del 75° anniversario della Costituzione Italiana.
La partecipazione dei giovani
Tramite le sue parole Mattarella ha messo in evidenza le finalità della Giornata, che sono la consapevolezza, il coinvolgimento e la partecipazione dei giovani. Sono parole che riflettono l’importanza di assicurare che le nuove generazioni comprendano il significato della memoria storica e la sua relazione con i valori su cui è fondata la Repubblica Italiana. “Nel 75° anniversario della Costituzione”, ha dichiarato il Capo dello Stato, “significa riflettere sui valori che ispirano la vita della nostra comunità dopo la riconquista della libertà e la scelta di dar vita alla Repubblica. Istituzioni, società civile e cittadini condividono la responsabilità di diffondere una cultura civica della convivenza che sappia valorizzare i principi definiti nella Prima parte della nostra Carta fondamentale che affermano la dignità e l’eguaglianza di ogni persona di fronte alla legge”. Questo richiamo ai valori fondamentali della Costituzione serve come promemoria del ruolo centrale che giocano nella società italiana. La Costituzione, come sottolineato dal Presidente Mattarella, “è la cornice all’interno della quale si sviluppa la vita del Paese. È il punto di riferimento per il popolo italiano, soprattutto nei momenti di cambiamento culturale, economico e politico”.Inoltre, il Presidente ha evidenziato l’importanza di coinvolgere i giovani nella costruzione del futuro del Paese, “partecipando alle diverse attività che il pluralismo associativo pone a disposizione per crescere da cittadini consapevoli dei diritti e dei doveri derivanti dall’appartenenza alla Repubblica”. Il pluralismo associativo, con le sue varie attività, offre una piattaforma per un processo di crescita dei giovani.
Opportunità e non solo protezione
Deux ex machina della Giornata nazionale ‘Giovani e Memoria’, il Ministro Abodi che ha offerto una riflessione significativa sul ruolo e le esigenze della gioventù italiana. Nel suo discorso, ha sottolineato l’importanza dell’Articolo 31 della Costituzione e ha ribadito l’idea che la gioventù ha bisogno non solo di protezione, ma anche di opportunità. Abodi ha anche enfatizzato il ruolo attivo che il Ministero svolge nell’ascoltare e affrontare i disagi dei giovani. Ha sottolineato l’importanza di tendere una mano ai ragazzi in difficoltà, contribuendo a creare un ambiente in cui possano crescere, apprendere e realizzare il loro potenziale. Presente anche il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini che ha sottolineato l’importanza di connettere le giovani generazioni alle loro radici, tradizioni e alla memoria storica. Ha espresso la convinzione che solo attraverso questa comprensione, i giovani di oggi saranno in grado di costruire un futuro migliore. Bernini ha enfatizzato il ruolo cruciale della memoria nel plasmare il futuro: “Non c’è futuro senza memoria. È molto importante per i giovani entrare in contatto con le loro radici e la loro tradizione, e loro sono tutto questo: solo attraverso la comprensione di tutto questo, i giovani di oggi riusciranno a creare il migliore futuro”.