Il ministero delle Finanze ha presentato lo schema degli aiuti formulati per l’economia durante il periodo di emergenza. Il piano prevede la concessione di sovvenzioni per le spese fisse alle imprese di tutto il Paese, i cui redditi sono stati colpiti dalla situazione di sicurezza, nonché la compartecipazione dello Stato al pagamento dei salari per i lavoratori dipendenti che non possono raggiungere il proprio posto di lavoro. Il costo della sovvenzione sarà di circa 4,5 miliardi di shekel (1,1 mld di euro, ndr). La copertura proverrà dal fondo di compensazione dell’imposta sulla proprietà che, attualmente, dispone di circa 18 miliardi di shekel. Ulteriori fondi che si rendessero necessari deriveranno dal cambiamento delle priorità nel bilancio e dall’aumento del deficit.
Le attività commerciali
A dieci giorni dai tragici eventi verificatisi nelle aree limitrofe alla Striscia di Gaza nel Sud di Israele, i centri commerciali del Paese stanno gradualmente riaprendo la propria attivita’. Se nei primi giorni di guerra erano aperti solo supermercati e farmacie per i beni di prima necessita’, progressivamente stanno riaprendo i battenti anche gli esercizi di abbigliamento ed attrezzature, in gran parte per le necessita’ di soldati e riservisti, così come quelli di giocattoli e articoli per la scuola, in questo caso destinati soprattutto alle famiglie sfollate dal Sud. Tra i principali player, Ofer Mall Group, che gestisce 18 centri commerciali in tutto Israele secondo le istruzioni delle Autorità competenti, invia quotidianamente messaggi sui social media comunicando ai clienti quali negozi sono operativi in ogni singolo centro commerciale.