Yocheved Lifshitz, 85 anni, è la donna israeliana rilasciata da Hamas nella serata dello scorso 23 ottobre. “Ho attraversato l’inferno, non avremmo mai pensato che sarebbe successo. Non c’era distinzione tra vecchi e giovani” ha detto Yocheved dall’ospedale Ichilov di Tel Aviv, dopo essere stata liberata. Insieme a Yocheved Lifshitz è stata liberata anche un’altra donna israeliana, Nurit Yitzhak, di 79 anni. I loro mariti restano ancora oggi ostaggio dei sequestratori.
Trasportata in motocicletta
Yocheved Lifshitz si muove in sedia a rotelle. Lo scorso 7 ottobre l’anziana era stata trasportata in motocicletta nella Striscia di Gaza. Yocheved ha riferito di essere stata maltrattata durante il tragitto, derubata di orologio e gioielli e costretta a camminare. “Siamo scesi in gallerie lunghe chilometri – ha raccontato la sopravvissuta – e attraverso una ragnatela scavata sotto terra, abbiamo camminato sul pavimento umido; dopo 2 o 3 ore mi hanno lasciata in una sala più grande dove c’erano altre persone, una trentina”. Nonostante i primi momenti siano stati terribili, l’anziana donna ha riferito che nel corso dei 17 giorni di prigionia la brutalità dei suoi rapitori ha lasciato spazio alla ‘cura’. “Ci hanno trattati bene” ha affermato Yocheved Lifshitz, aggiungendo di aver ricevuto anche cibo e medicine.
La stretta di mano
Nel video in cui si vede il momento del rilascio delle due donne, liberate sul valico di Rafah, quello che segna il confine meridionale della Striscia dove comincia l’Egitto, Yocheved Lifshitz stringe la mano a uno dei suoi rapitori, dicendo “shalom”, un saluto ebraico, che significa “pace”.
In cerca degli ostaggi
Israele ha distribuito nell’area di Khan Yunes a sud di Gaza i volantini mediante i quali ha chiesto alla popolazione locale di aiutare nelle ricerche degli israeliani tenuti in ostaggio nella zona. Nei volantini si legge: “Se volete un futuro migliore per voi e i vostri figli inviateci informazioni credibili e utili circa gli ostaggi nella vostra zona. Vi assicuriamo la massima discrezione, protezione e anche un premio pecuniario”.