venerdì, 22 Novembre, 2024
Attualità

Mattarella ai sindaci: “Centrare gli obiettivi del Pnrr”

Instancabile il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, dopo aver ricevuto in mattinata a Villa Rosebery a Napoli il suo omologo finlandese Sauli Niinisto, ieri pomeriggio ha preso parte alla prima giornata della 40esima Assemblea annuale dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), in programma al Padiglione Blu della Fiera di Genova fino a domani. E a tutti i sindaci presenti con le fasce tricolori ben evidenti il Capo dello Stato si è rivolto quando ha chiesto di centrare gli obiettivi del Pnrr, “un traguardo a cui istituzioni, imprese, forze sociali sono chiamate a cooperare con il massimo impegno”. Non è la prima volta che Mattarella insiste sul tema del Piano nazionale di ripresa e resilienza la cui posta in gioco è molto alta affinché si possa fare quel “salto in avanti che possiamo fare insieme”. Il Pnrr, per il Presidente, è un’occasione irripetibile nel medio periodo per migliorare la qualità della vita delle famiglie italiane e delle comunità: “È questione che interviene anche sul tuttora irrisolto problema dei divari tra aree montane, rurali e insulari del Paese e aree metropolitane”. E poi ancora: “Le risorse e i progetti del Piano costituiscono un’occasione storica per il Paese, con la mobilitazione di importi ingenti, addirittura superiori a quelli del provvidenziale e mitico ‘Piano Marshall’ nel Dopoguerra. Si tratta di un grande, decisivo contributo per innovare e migliorare l’Italia e l’Europa nella capacità produttiva, nella sostenibilità dello sviluppo futuro, nella coesione sociale. Abbiamo conosciuto le stagioni dell’ammodernamento infrastrutturale. Abbiamo iniziato, negli anni 2000 a ridurre le distanze con l’alta velocità ferroviaria e a collegare le varie parti d’Italia con le reti wi-fi. Abbiamo iniziato e questi percorsi vanno completati”.

Repubblica riconoscente

Mattarella ha poi elogiato il lavoro dei primi cittadini, definito sempre più complesso: “Rinnovo la solidarietà ai sindaci che hanno subito minacce, che affrontano pericoli e ostilità e continuano nel loro lavoro con sacrificio e dedizione. La Repubblica, che conta su di voi, è consapevole del servizio che rendete alla comunità e, per questo, vi è riconoscente”. Per il Presidente è dai Comuni, dalle città e dai paesi che riparte “una fiducia non astratta, ma fondata su lavoro concreto, consapevole della forza da cui trae origine”. Comuni cui spesso, ha aggiunto il Presidente, viene chiesto di intervenire come pronto soccorso, di decidere in fretta, senza avere certezza delle risorse necessarie per affrontare le emergenze, con i sindaci in prima linea: “È il caso delle calamità naturali, è il caso di flussi migratori di dimensioni non previste. Ciascuno deve fare al meglio la sua parte, sapendo che le politiche di mitigazione delle calamità devono essere accompagnate da adeguate politiche di prevenzione, così come è necessario dotarsi di visioni di ampio respiro per affrontare fenomeni epocali come le migrazioni, con cui ci si confronta ormai da anni”. Non poteva mancare un riferimento alla tragedia “inaccettabile” del Ponte Morandi che resterà “una ferita insanabile per la città e per l’Intera Italia”.

Il Premier e l’abuso d’ufficio

La giornata genovese è stata aperta dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenuta tramite un video-collegamento. Il Premier, nel corso del suo intervento, ha voluto sottolineare di aver mantenuto la promessa sull’abuso di ufficio con un intervento ritenuto necessario per garantire che i sindaci portino avanti il ​​loro lavoro senza paura: “Un anno fa” – ha rivendicato sul tema – “mi ero impegnata sulla responsabilità degli amministratori locali e il fenomeno della cosiddetta paura della firma, che paralizza l’attività dei comuni e impedisce di dare risposte a famiglie e imprese”.

Sul Piano nazionale

Un passaggio il Primo Ministro lo ha dedicato anche alla proposta di revisione del Pnrr, “che non sottrae risorse del Piano, ma lo spostamento ad altre fonti di finanziamento, come il fondo complementare e i fondi di coesione. Si è scritto molto su questo, a volte senza cognizione di causa”. Ha quindi spiegato che la scelta è derivata dalla volontà di mettere in sicurezza gli interventi che rischiavano di essere compromessi dall’orizzonte temporale del 30 giugno 2026: “Questo lavoro ci permetterà di rispettare obiettivi come quelli legati agli asili nido: il Pnrr prevede su questo capitolo 4,6 miliardi di euro che rischiavamo di compromettere. Meloni ha poi aggiunto che sul Pnrr c’è stato “un grande lavoro di squadra, ringrazio l’Anci per il contributo che ha dato”.

Mestiere difficile

Il Premier, parlando del suo primo anno al governo, ha ricordato le tante volte con cui l’esecutivo ha lavorato al fianco dei sindaci per rispondere alle emergenze che ci sono state, per “confronti che sono una ricchezza a cui non dobbiamo mai rinunciare per risolvere i problemi. Anche se, a volte, non è mai mancata la discussione, a volte anche schietta”. Un ruolo importante, quello dei primi cittadini, che per Meloni devono garantire, insieme alle altre istituzioni, il rispetto del principio costituzionale: “Siete” – ha detto rivolgendosi a loro – “il primo motore per superare gli squilibri, le disparità che ci sono nella nostra nazione tra i territori. Sono convinta che fare il sindaco sia in assoluto uno dei mestieri più difficili che si possono fare. Siamo parlando del portabandiera di una comunità, il primo difensore dei cittadini, la prima fila dell’impegno politico, il volto più prossimo dello Stato”.

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