mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Economia

Cgia: “La cattiva burocrazia costa 184 mld, più del doppio dell’evasione fiscale”

L’Ufficio Studi della Cgia solleva un’allarmante questione che riguarda la mala burocrazia presente nella maggior parte dell’amministrazione pubblica italiana. Secondo la ricerca, questa inefficienza causa danni economici ai contribuenti per un ammontare stimato di circa 184 miliardi di euro all’anno. Una cifra che supera di oltre il doppio la dimensione dell’evasione fiscale nel paese, che invece si attesta, secondo i calcoli del Ministero dell’Economia citati dalla Cgia, a 84,4 miliardi di euro annui. La tesi avanzata dallo studio pone l’accento sul fatto che l’impatto economico negativo delle ‘distorsioni’ causate dalla pubblica amministrazione agli italiani supera nettamente le risorse non versate all’erario da parte dei contribuenti disonesti.

Il fatto che il costo della mala burocrazia sorpassi l’evasione fiscale evidenzia l’importanza di affrontare con urgenza le inefficienze nella pubblica amministrazione. Questo enorme danno economico rappresenta una perdita di risorse preziose che potrebbero essere investite in settori cruciali come l’istruzione, la sanità, l’infrastruttura e lo sviluppo economico.

Evasione fiscale piaga sociale

Nel dibattito sullo stato dei servizi pubblici e l’evasione fiscale, la ‘Confederazione generale dell’artigianato e della piccola Impresa’ha dunque espresso la sua posizione, sottolineando l’importanza di migliorare la qualità dei servizi offerti dal settore pubblico e contrastare li furbetti del fisco senza compromessi. Per la Cgia, l’evasione fiscale rappresenta comunque una piaga sociale ed economica inaccettabile che penalizza soprattutto i più deboli della società. La mancanza di risorse finanziarie causata da chi evade il fisco riduce la qualità e la quantità dei servizi offerti dalla macchina pubblica, creando un circolo vizioso che colpisce coloro che più necessitano di assistenza e supporto. L’organizzazione respinge fermamente l’idea che l’evasione fiscale possa essere giustificata dal cattivo funzionamento dello Stato. Al contrario, sostiene che se tutti contribuissero equamente al sistema attraverso il pagamento delle tasse richieste, la pubblica amministrazione disporrebbe di maggiori risorse a disposizione, migliorando la propria efficienza e creando le condizioni per ridurre la pressione fiscale in modo strutturale.

Necessaria PA efficiente 

Tuttavia, la Cgia riconosce che l’evasione fiscale non può essere affrontata da sola. È indispensabile anche mettere a punto una macchina pubblica precisa, efficace ed efficiente. Il Centro studi sottolinea che la corretta gestione delle risorse pubbliche è fondamentale per garantire servizi di qualità alla collettività. Solo una pubblica amministrazione efficiente può garantire l’equa distribuzione delle risorse e il buon funzionamento del sistema Paese.

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