domenica, 22 Dicembre, 2024
Economia

Commercio, in Italia diminuiscono le imprese: dati allarmanti da Confesercenti

Il caro-vita, la riduzione dei consumi e la concorrenza della grande distribuzione, così come il successo dell’e-commerce, sono i motivi principali che incidono sulla nascite di nuove attività. Per il 2023 si stima che abbiano calato la saracinesca poco più di 20mila attività nel comparto, l’8% in meno del 2022 e il numero più basso degli ultimi dieci anni: nel 2013 erano state oltre 44mila, più del doppio. La stima è documentata dall’Osservatorio Confesercenti, sulla base di elaborazioni dei dati camerali.

I comparti interessati

Il crollo delle nascite riguarda quasi tutte le tipologie di commercio in sede fissa, con cali particolarmente rilevanti per i negozi di articoli da regalo e per fumatori (-91%, -1.293 nuove aperture rispetto al 2013), per i gestori carburanti (-80%, 441 aperture in meno), per edicole e punti vendita di giornali, riviste e periodici (-79%, pari a -625 aperture), ma anche per i negozi di tessile, abbigliamento e calzature, che nel 2023 dovrebbero registrare solo 2.167 iscrizioni di nuove attività, -3.349 rispetto a dieci anni fa. La crisi non colpisce però le imprese sul web, che vede esplodere le iscrizioni rispetto a dieci anni fa (6.427 quest’anno, il 188% in più). 

La denatalità sui territori

Nessuna regione resta indenne al rallentamento della nascita di nuove imprese, con livelli di aperture nel 2023 ovunque inferiori rispetto allo scorso anno. Questo è vero soprattutto nel Lazio (-11%) e Sardegna, Campania e Sicilia (tutte a -10% rispetto al 2022). Nel confronto decennale, invece, la denatalità peggiore, in proporzione, è registrata dal Piemonte (-70% rispetto al 2013, pari a 3.201 aperture in meno). Seguono, in questa classifica negativa, la Sardegna (-67%, pari a -852 aperture), il Lazio (-62%, -2.784 neoimprese), la Sicilia (-61%, -2.360 iscrizioni). Se invece guardiamo al numero assoluto delle nuove aperture, sempre rispetto al 2013, è la Campania a registrare il calo più consistente (-4.421 nuove imprese rispetto al 2013), seguita da Piemonte (-3.201), Lazio (-2.784), Sicilia (-2.360), Lombardia e Veneto (rispettivamente -2.325 e -2.088).

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

L’inflazione continua a scendere, ma il debito pubblico registra un nuovo record

Stefano Ghionni

Fisco e innovazioni. Confesercenti: Tax Credit Pos, sfavorevole ai negozianti. Introiti erosi da costi aggiuntivi e burocrazia

Gianluca Migliozzi

Controlli su bonus e RdC. Via 2500 navigator

Maurizio Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.