Il Parlamento europeo ha approvato la relazione sulla nuova “Strategia europea sulle proteine.” Nel corso della votazione sono stati respinti gli emendamenti contro le proteine animali. È stato invece approvato un emendamento che boccia l’attuale procedura di autorizzazione per la messa in commercio del ‘novel food’, a partire dalla carne sintetica, attualmente basata su un semplice parere dell’EFSA, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare.
Principio di precauzione
A questo punto è necessario che la Commissione europea vari un regolamento specifico per questo tipo di cibo. “Diversamente”, scrivono in una nota il copresidente del gruppo ECR Nicola Procaccini e il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, “si rischierebbe un’apertura indiscriminata verso colture cellulari e cibi la cui salubrità e sostenibilità è contestata da moltissimi studiosi. La linea giusta è quella del principio di precauzione già adottata dal governo Meloni e dal ministro Lollobrigida che hanno fatto dell’Italia la prima nazione al mondo a bandire produzione, importazione e commercializzazione della carne sintetica”.
D’Eramo: l’Italia ha ragione
“Il voto dà ragione all’Italia che si conferma all’avanguardia” – ha commentato il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo – in fatto di benessere e sicurezza alimentare. “Bene lo stop a prodotti proteici innovativi a base cellulare, significa che nemmeno in Ue si vuole spianare la strada a carne o altro cibo sintetico.” D’Eramo ha ricordato anche come Il nostro paese sia stato il primo a sollevare forti perplessità in merito, in base al principio di precauzione prima di tutto la tutela della salute pubblica. Oltre a questo in ballo c’è la difesa di intere filiere produttive: “anche in Europa – ha aggiunto D’Eramo – sta prevalendo il buonsenso. Continueremo a essere al fianco dei nostri agricoltori e allevatori che con il loro lavoro quotidiano e i loro sacrifici sono impegnati in prima persona nella salvaguardia dell’ambiente. Senza di loro interi territori, specie aree interne e montane, andrebbero incontro a desertificazione e spopolamento con conseguenze irreversibili, mettendo a rischio il prezioso patrimonio di biodiversità che contraddistingue l’agroalimentare Made in Italy.”
Secondo uno studio pubblicato dalla Mckinsey, il mercato della carne coltivata potrebbe raggiungere i 25 miliardi di dollari entro il 2030. Gli investimenti nel campo del cibo sintetico stanno crescendo molto sostenuti da diversi protagonisti del settore hi tech e della nuova finanza mondiale: da Bill Gates (fondatore di Microsoft) ad Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems). Altre imprese come la Eat Just, Future Meat o la Shiok Meatssviluppano carne di coltura cellulare e hanno aperto grandi impianti di produzione. Eat Justè l’unica azienda al mondo che ha effettivamente ottenuto l’approvazione normativa delle autorità statunitensi per vendere carne coltivata ai consumatori. L’unica nella quale il Qatar ha investito massicciamente con interventi di grandi capitali attraverso le agenzie statali Qatar Doha Venture Capital (DVC) e Qatar Free Zones Authority (QFZA). In Italia sono state raccontate esperienze tra ambito universitario (Trento) e qualche start-up, ma il settore è praticamente quasi inesistente.
Lollobrigida smentisce ritiro ddl
In ballo c’è la difesa di intere filiere produttive: “anche in Europa – ha aggiunto D’Eramo – sta prevalendo il buonsenso. Continueremo a essere al fianco dei nostri agricoltori e allevatori che con il loro lavoro quotidiano e i loro sacrifici sono impegnati in prima persona nella salvaguardia dell’ambiente. Senza di loro interi territori, specie aree interne e montane, andrebbero incontro a desertificazione e spopolamento con conseguenze irreversibili, mettendo a rischio il prezioso patrimonio di biodiversità che contraddistingue l’agroalimentare Made in Italy.” Sul tema è dovuto intervenire anche il ministro Lollobrigida per smentire il ritiro del ddl che vieta la carne sintetica nel nostro Paese. “È falso che ritirerei il ddl sulla carne sintetica”, ha detto e aggiunto: “si continua esattamente e linearmente con quanto abbiamo normato, la notifica al Parlamento Ue la posticipiamo come già avvenuto in passato per altri provvedimenti analoghi. Riteniamo che avvenga molto celermente cioè entro il mese di novembre”.