domenica, 17 Novembre, 2024
Lavoro

In 7 mesi 1,15 milioni di contratti in più. 470mila precari in meno

Inps. Dati ancora positivi sull'occupazione

Nell’ambito di un’economia in continua evoluzione, il mercato del lavoro in Italia offre una panoramica interessante dei flussi occupazionali nei primi sette mesi del 2023. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha pubblicato i dati relativi alle assunzioni, rivelando alcune tendenze significative. Difatti i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps mostrano che le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati fino a luglio 2023 sono state 5.063.000, con un saldo positivo di 1,154 milioni di contratti rispetto alle cessazioni (3.909.000).

Nuovi posti

Entrando nello specifico, complessivamente i nuovi contratti di lavoro privati sono stati pari a 5.063.000 nei primi sette mesi di quest’anno, registrando una leggerissima flessione dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Tale calo è dovuto agli andamenti delle assunzioni di contratti in somministrazione (-7%), a tempo indeterminato (-6%) e in apprendistato (-3%).

Per le altre tipologie contrattuali si registra una leggera crescita: lavoro intermittente +3%, stagionali +2% e tempo determinato +2%. Le trasformazioni da tempo determinato nel corso nei primi sette mesi del 2023 sono risultate 471.000, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+5%). Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono risultate in flessione (-18%).

Le cessazioni

Ma il saldo delle nuove assunzioni è comunque positivo. Difatti le cessazioni di contratti lavorativi fino a luglio del 2023 sono state 3.909.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2%). Concorrono a questo risultato i contratti a tempo indeterminato (-7%), i contratti in somministrazione (-7%) e i contratti in apprendistato (-5%). In controtendenza risultano i contratti a tempo determinato (+1%), i contratti stagionali (+3%) e quelli di lavoro intermittente (+3%).

Saldo annualizzato

Un punto di particolare interesse è rappresentato dal saldo annualizzato, che misura la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi. A luglio 2023, questo saldo ha segnato un risultato positivo di 478.000 posizioni di lavoro. Questo dato è significativo poiché conferma sostanzialmente il livello costantemente osservato da febbraio, oscillando tra 450.000 e 500.000 unità. Questo suggerisce una certa stabilità nel mercato a livello annuale, nonostante le fluttuazioni stagionali e le tendenze a breve termine.

Lavoro occasionale

La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a luglio 2023 si attesta a poco più di 18.000 unità, in aumento del 18% rispetto allo stesso mese del 2022 confermando un trend in atto dall’inizio del 2023 l’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 299 euro, anch’esso in tendenziale incremento. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a luglio 2023 essi risultano circa 9.000, in diminuzione dell’8% rispetto a luglio 2022; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 179 euro.

Cassa Integrazione Guadagni

Il mese di settembre 2023 ha visto un aumento significativo nelle ore di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) in Italia, secondo i dati pubblicati dall’Inps. In totale, sono state autorizzate 37,8 milioni di ore di cassa integrazione, segnando un notevole aumento del 62,7% rispetto al mese precedente, quando erano state autorizzate 23,2 milioni di ore. Questa accelerazione è anche evidente in un confronto con settembre 2022, quando sono state autorizzate 35,6 milioni di ore, rappresentando un incremento del 6,1% su base annuale.

Analizzando le diverse tipologie di cassa integrazione, emergono ulteriori dettagli interessanti. Per la CIG ordinaria, sempre a settembre sono state autorizzate 19 milioni di ore di cassa integrazione ordinaria. Questo segna un aumento significativo rispetto a agosto, con una variazione congiunturale del +39,9%. Rispetto a settembre 2022, le ore autorizzate sono aumentate del +20,5%. Per la Cig Straordinaria, le ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a settembre ammontano a 18 milioni, di cui 5,6 milioni sono state destinate a misure di solidarietà. Questo rappresenta un incremento del 18,1% rispetto allo stesso mese del 2022. Inoltre, rispetto a agosto (9 milioni di ore), si è verificata una notevole variazione congiunturale positiva pari al +100,1%. Per la Cig in deroga, a settembre sono state autorizzate 246.000 ore di cassa integrazione in deroga, con una variazione tendenziale del +50,2%. Infine, le ore autorizzate nei fondi di solidarietà a settembre 2023 sono state pari a 569.000, registrando un decremento del 13,8% rispetto al mese precedente. Tuttavia, confrontando con settembre 2022, le ore autorizzate hanno subito una drastica diminuzione del -87,3%.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Cgil. Domani in piazza Roma per il lavoro e ricordare l’assalto contro la sede nazionale

Marco Santarelli

Toscana: nuovi investimenti per sostenere le scuole d’infanzia

Emanuela Antonacci

La Cassazione e la crisi della nomofilachìa

Federico Tedeschini

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.