mercoledì, 15 Gennaio, 2025
Economia

Manovra economica. Meloni: 24 miliardi a sostegno di lavoratori, famiglie e imprese. Cambiano Irpef, Ires, Flat tax e Canone Rai

Manovra economica tra il via libera del Consiglio dei ministri e la soddisfazione del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Abbiamo varato la manovra 2024, il Cdm lo ha fatto a tempo di record: poco più di un’ora a dimostrazione dell’unità di vedute della maggioranza che sostiene il governo”, precisa Meloni che con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sono i protagonisti della nuova legge di Bilancio. La seconda dell’esecutivo a maggioranza di Centrodestra, Meloni e Giorgetti in conferenza stampa indicano le scelte della Manovra improntate a dare maggiori aiuti a famiglie e imprese. La nuova Irpef, il taglio del cuneo fiscale e la rivisitazione dell’Ires, favoriranno in particolare redditi medio-bassi.

Risorse per 24 miliardi

“La Manovra”, spiega il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, “vale complessivamente poco meno di 24 miliardi, frutto di 16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese. E’ una manovra che considero molto seria, molto realistica che non disperde risorse ma le concentra su grandi priorità continuando a seguire la visione che il governo ha messo dall’inizio del suo mandato, nonostante il quadro complesso”.

Debiti, tassi e Superbonus

Il premier ricorda le condizioni di partenza della Manovra. “Il quadro è chiaramente abbastanza complesso: noi nel 2024 avremo circa 13 miliardi euro di maggiori interessi sul debito, da pagare in forza delle decisioni assunte dalla Bce, e circa 20 di superbonus”, osserva Meloni, “L’aumento dei tassi e il Superbonus fanno complessivamente più della manovra di bilancio”. “Le poche risorse di cui disponiamo le vogliamo concentrare su chi ha più bisogno”, quindi indica il premier, “continuiamo il lavoro sulle pensioni più basse”.

Più soldi in busta paga

Le misure approvate dal Cdm convergono sulle fasce economiche più basse. Secondo i calcoli di Palazzo Chigi ci saranno 100 euro in più al mese per 14 milioni cittadini. Un passo avanti verso le priorità indicate dal Governo, “che avevamo annunciato vengono confermate: difendere potere acquisto ovvero più soldi in busta paga per i redditi medio bassi, con il taglio del cuneo di 6 punti per chi ha fino 35mila e 7 per fino a 25mila. E’ un aumento in busta paga che mediamente corrisponde circa 100 euro al mese per una platea circa 14 milioni di cittadini”.

Contratti Pa e sanità, i fondi

Il tema contratti resta un nodo legato alle risorse. Dal Governo c’è la disponibilità sulla pubblica amministrazione e la sanità. Sono 7i miliardi per rinnovi contratti Pa, e 2 per la sanità. “Un’altra misura che cuba una somma significativa”, fa presente il premier in conferenza stampa, “riguarda gli aumenti contrattuali del pubblico impiego: complessivamente oltre 7 miliardi euro a disposizione del ministro Zangrillo, particolarmente per gli aumenti contrattuali, di cui oltre 2 miliardi riguardano sanità, cinque sono per i rimanenti settori”. Secondo le indicazioni del presidente del Consiglio la manovra prevede 3 miliardi in più per la sanità.

Le pensioni

Sulla previdenza in attesa della riforma è stato “riequilibrato” il calcolo. “Sulle pensioni interveniamo su alcune situazioni di squilibrio e abbiamo cominciato a dare un segnale sulle pensioni di cui non si è occupato nessuno”, in particolare quelle interamente nel sistema contributivo. Il governo ha eliminato il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l’età raggiunta solo se l’importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale. “Secondo noi non è una misura corretta e lo abbiamo rimosso”. Altra misura annunciata da premier è la rivalutazione delle pensioni al 100% fino 4 volte minimo. “La rivalutazione delle pensioni per il recupero dell’inflazione cuba 14 miliardi di euro”, calcola Giorgia Meloni. I calcoli indicati dal Governo prevedono una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a quattro volte il minimo, del 90% tra 4 e 5 volte il minimo e poi c’è un decalage. La rivalutazione viene confermata per le pensioni minime di chi ha più di 75 anni.

Ape e Opzione donna, fondo unico

Cambiano anche Ape sociale e Opzione donna che saranno distinte da un fondo unico. La novità è indicata dal Premier. “Sulle pensioni ape sociale e pensione donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita”. Per favorire il ritorno alla natalità lo Stato inoltre pagherà i contributi a madri con più figli. “Prevediamo che le madri con due figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore”, e “la quota del lavoratore per le madri con due e o tre figli la paga lo Stato”, spiega Meloni, “noi vogliamo stabilire che una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società e quindi lo Stato in parte compensa pagando i contributi previdenziali. Vogliamo smontare la narrativa per cui la natalità è un disincentivo al lavoro. Vogliamo incentivare chi mette al mondo dei figli e voglia lavorare”. Un aiuto alle famiglie con figli è quello che prevede che “dal secondo figlio l’asilo nido è gratis”.

Flat tax e acconti a rate

Per gli autonomi confermati flat tax e acconto a rate. Per il “lavoro autonomo”, annuncia Giorgia Meloni, “è iniziato un lavoro importante lo scorso anno con un aumento dell’importo per tassa piatta al 15% per i lavoratori autonomi: viene confermata questa misura, e prorogata per altri 3 anni una norma che considero molto importante che è l’indennità straordinaria di continuità, una sorta di cassa integrazione anche per i lavoratori autonomi. Viene anche ampliato il reddito per usufruire di questo ammortizzatore sociale. Inoltre per la prima volta quest’anno gli autonomi non dovranno pagare l’anticipo irpef a novembre ma rateizzarlo in 5 rate da gennaio a giugno”.

Più soldi alle forze dell’ordine

Altra priorità è il rinnovo del contratto del comparto sicurezza. “Voglio dire con chiarezza che per noi la priorità quest’anno è soprattutto il rinnovo del contratto del comparto sicurezza. Penso non si possa più accettare una realtà in cui un poliziotto guadagna per lo straordinario poco più di 6 euro l’ora, meno quanto prenda un collaboratore domestico: bisogna intervenire. La priorità per noi è rinnovo comparto difesa e sicurezza”.

Ministri, le rinunce fatte

Nel solco di “serietà e prudenza”, e soprattutto niente spese inutili, il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa sulla manovra, illustra come sono stati chiesti sacrifici ai ministri. “Che hanno dovuto rinunciare a diversi progetti e idee e si è attuata una spending review significativa, dell’ordine del 5% su tutte le spese discrezionali, eccetto il comparto regioni ed enti locali”.

L’altalena dei costi

Resta difficile per il ministro dell’economia fare previsioni sul costo dell’energia e quindi come calibrare gli aiuti. “Le previsioni erano favorevoli per la discesa del prezzo del gas: finendo i sussidi” previsti fino alla fine dell’anno ma, osserva Giorgetti, “la situazione potrebbe volgere in senso negativo rispetto agli auspici”.

Canone Rai: si cambia

Una novità gradita da molti contribuenti sarà la riforma del canone Rai. “Ci sarà un primo intervento sul canone Rai che sarà tagliato dalla bolletta dei contribuenti”, rivela il vicepremier Matteo Salvini durante la conferenza stampa che ha approvato la legge di Bilancio. “Siamo soddisfatti, c’è l’approvazione nei tempi più rapidi possibili e sarà una manovra senza emendamenti di maggioranza”.

Il ponte sullo Stretto

“Dopo settimane di chiacchiere a vuoto”, osserva il ministro per le infrastrutture in riferimento al ponte sullo Stretto, “e di ragionamenti di vari analisti, posso dire che c’è la copertura per il collegamento stabile dalla Sicilia, all’Italia e all’Europa”.

Come cambia l’Irpef

L’accorpamento delle prime due aliquote Irpef, che ha assorbito i 16 miliardi di extradeficit, sono c rivendicati dal Governo come il il nocciolo e il senso stesso della manovra. Le cifre illustrano la volontà del Governo: le nuove aliquote dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), si nuovo per scaglioni di reddito: fino a 28 mila euro, 23%; oltre 28 mila e fino a 50 mila euro, 35%; oltre 50 mila euro, 43%. Inoltre si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area prevista per i redditi di lavoro dipendente che viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati. La riforma dell’Irpef per il 2024 costerà circa 4,1 miliardi.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Riciclare il vetro ha fatto risparmiare in un anno 2.5 milioni di tonnellate di CO2

Francesco Gentile

Centrodestra unito. Berlusconi conta i voti. Se non li avrà, farà lui il nome. Draghi?

Giuseppe Mazzei

Pensioni: c’è il dialogo ma non ci sono i soldi

Maurizio Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.