“L’Expo 2030, se si dovesse tenere a Roma, non sarà soltanto una vetrina per i Paesi partecipanti, ma un luogo nel quale sviluppare relazioni umane”. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è il primo tifoso dell’italia in merito alla candidatura della Capitale all’Esposizione universale e anche ieri, tramite un video-messaggio, è stato presente all’evento ‘Persone e territori’ a Parigi dedicato alla candidatura del capoluogo laziale. Il Capo dello Stato ha parlato di una città, Roma, che nei secoli ha fatto dell’inclusione uno dei tratti della sua esperienza. “Un luogo che ha saputo essere promotore di civiltà, accoglienza e dialogo” – le sue parole – “con le numerose culture che nei millenni hanno arricchito la sua identità. Un popolo, una città, un territorio che sono stati capaci di realizzare accoglienza, di produrre innovazione, di rigenerare continuamente il tessuto urbano di quella che gli storici presentano come città eterna”. Il Presidente ha continuato il suo discorso parlando di un luogo che offre la sua storia, le vicissitudini che l’hanno accompagnata come “piattaforma di incontro e interscambio all’inizio del terzo millennio per riflettere sulle sfide che l’umanità ha di fronte e sulle risposte che possono migliorare la vita dei miliardi di persone che abitano il pianeta”. Proprio per questo motivo un evento così importante come l’Expo, con la presenza di tanti Paesi, di numerosi visitatori, potrebbe trovare in Roma il suo habitat naturale: “L’Expo è un veicolo formidabile di carattere educativo, di conoscenza e confronto di disponibilità reciproche. Per questo immaginiamo che a Roma, a essere protagonisti di Expo 2030, devono essere protagonisti tutti i popoli della Terra, ciascuno con l’apporto delle proprie tradizioni e il frutto della propria storia”. Inoltre l’esposizione, per il Capo dello Stato, è un veicolo formidabile di carattere educativo, di conoscenze e confronto di disponibilità reciproca: “Le città sono stateprotagoniste dello sviluppo della civiltà contemporanea, mezzo di innovazione, di inclusione, di crescita e occasione di promozione. Questo è quel che vuole proporre Roma Expo 2030 e l’Italia’”. Chissà se sarà proprio la Capitale italiana a ospitare l’Expo del 2030. Per saperlo, bisognerà aspettare il voto finale da parte del Bureau International des Expositions fissato per il 28 novembre. Le altre candidate sono Ryad e Busan. L’Esposizione Universale, è bene ricordare, è uno degli eventi internazionali di maggiori dimensioni. Si svolge ogni cinque anni, dura sei mesi e sviluppa un tema universale, di interesse generale per tutta l’umanità.
Premi al Quirinale
Da segnalare infine che ieri, alla presenza di Mattarella, si è svolta al Quirinale la cerimonia di consegna dei Premi ‘Presidente della Repubblica’ per gli anni 2020 e 2021 dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia Nazionale di San Luca e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e delle Borse di Studio in memoria dei Maestri Goffredo Petrassi e Giuseppe Sinopoli. Sono intervenuti il presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Mastro Michele Dell’Ongaro, il Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, Maestro Marco Tirelli, e il Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Professore Roberto Antonelli. Il Capo dello Stato ha consegnato i Premidell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per l’anno 2020 alla Fondazione Stauffer e per l’anno 2021 alla Professoressa Maria Tipo; dell’Accademia Nazionale di San Luca per il 2020 all’Architetto. Fabrizio Barozzi e per il 2021 al Maestro Francesco Clemente; dell’Accademia Nazionale dei Lincei per l’anno 2020 al Professore Gaetano Scoca e per l’anno 2021 al Professore. Silvio Garattini. Il Presidente della Repubblica ha inoltre consegnato le Borse di Studio in memoria del Maestro Goffredo Petrassi per il 2020 al Maestro Simone Cardini e per il 2021 al Maestro Sunghyun Lee, e in memoria del Maestro Giuseppe Sinopoli, per l’anno 2020 al Maestro Giovanni Andrea Zanon e per l’anno 2021 al Maestro Stefano Andreatta.