Chiuse ieri le prime tre sessioni di lavoro della Cabina di regia sul Pnrr che si sono tenute ieri a Palazzo Chigi sotto la presidenza del ministro Raffaele Fitto. All’ordine del giorno la verifica in ordine al conseguimento degli obiettivi della quarta rata, il monitoraggio degli obiettivi della quinta rata e la proposta di rimodulazione del Piano. Intanto l’Italia concretizza e incassa la terza rata del Pnrr da 18,5 miliardi di euro. “E’ un passo importante per un’Italia che torna finalmente a credere nelle sue capacità”, ha rivendicato la premier Giorgia Meloni che ha sottolineato come il pagamento sia “dimostrazione di un lavoro proficuo che abbiamo portato avanti con la Commissione europea, che ci porta ora a discutere per una valutazione positiva sulla quarta rata e sulla revisione complessiva del Piano, compreso il capitolo del Repower Eu.” “Auspichiamo,” ha concluso, “che anche quelli che ci credevano poco imparino a credere un po’ di più nella capacità che questa nazione ha, soprattutto se si lavora tutti nella stessa direzione, di raggiungere i propri obiettivi.
Nordio: decreti attuativi in arrivo
Intanto la prima sessione di lavoro della cabina di regia ha visto la partecipazione del ministro della giustizia, Carlo Nordio, del Sottosegretario per l’economia e le finanze, Lucia Albano e del rappresentante del Dipartimento per la transizione digitale. E’ stato fatto il punto sulla quarta e sulla quinta rata del Pnrr, oltre che sulle propose per la rimodulazione del Piano italiano, trasmesse alla Commissione europea lo scorso 7 agosto. Il ministro Nordio ha confermato che, nei prossimi giorni, saranno adottati gli ultimi decreti attuativi relativi alla riforma della giustizia civile. E’ stato verificato lo stato della digitalizzazione della giustizia, in collaborazione con il Dipartimento della transizione digitale. Rispetto alla proposta di rimodulazione del Piano, il ministro della giustizia ha illustrato le proposte di modifica che sono state oggetto di un primo confronto con i servizi della Commissione, durante il quale sono stati forniti diversi chiarimenti.
Pagamenti amministrazioni, zero ritardo
Nella seconda sessione di lavoro della cabina di regia è stata verificata la situazione rispetto alle azioni in corso per la riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie, che prevedono obiettivi nella quinta e settima rata. Il Governo ha richiesto lo spostamento degli obiettivi, finalizzato a consentire una puntuale verifica con un orizzonte temporale annuale. In particolare, per le amministrazioni diverse dalle sanitarie, è previsto un tempo medio di pagamento pari a trenta giorni, con un ritardo medio pari a “zero giorni”. Gli stessi target andranno soddisfatti dopo 12 mesi (T4/2024). Il coinvolgimento dei Ministeri dell’interno, della giustizia e della difesa è stato richiesto dal Ministero dell’economia e delle finanze, titolare della misura, ed è finalizzato all’adozione di interventi mirati, anche di carattere organizzativo, per raggiungere gli obiettivi previsti. Nei prossimi giorni saranno definiti specifici piani di azione, che le singole amministrazioni implementeranno per consentire la rendicontazione dei rispettivi obiettivi.
Agricoltura, insediamenti abusivi
Alla terza sessione di lavoro ha partecipato la ministra del Lavoro Marina Calderone, il sottosegretario all’interno, Emanuele Prisco, il sottosegretario al MEF, Lucia Albano, e il presidente dell’Anci Antonio Decaro oltre a rappresentanti del Ministero della difesa e dell’agricoltura. E’ stato esaminato lo stato di attuazione degli interventi per il superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. La cabina ha preso atto di alcuni disallineamenti fra il fabbisogno presentato dagli enti locali in sede di avvio della misura e quello risultante dalla mappatura successiva. Il ministro Calderone ha evidenziato le difficoltà riscontrate nel reperimento degli immobili per questi obiettivi e rispetto al mantenimento dell’ordine pubblico per l’attuazione degli interventi programmati.
Il Pnrr dell’Italia vale in totale 191,6 miliardi di euro (69 miliardi dei quali sono sovvenzioni e 122,6 miliardi prestiti). Ad oggi, sono arrivati al Paese 85,4 miliardi di euro: 24,9 miliardi in prefinanziamenti, 21 miliardi con la prima rata, 21 miliardi con la seconda e 18,5 miliardi con la terza rata. La quarta rata vale 16,5 miliardi di euro.