Ieri nel corso della prima giornata della 15esima edizione del Forum internazionale PolieCo sull’economia dei rifiuti ‘Malati d’ambiente’ in programma al Renaissance Hotel Mediterraneo di Napoli, è stato presentato il progetto ‘Ambiente colorato’ che ha preso vita all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere, nel casertano. Un progetto, questo, promosso dalla casa circondariale e dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Regione Campania, nonché da PolieCo e da Gisec. “Il programma ha visto la trasformazione di un’area di circa 5mila metri quadrati, all’interno del carcere, in un parco giochi, destinato ai colloqui dei figli minori con i genitori reclusi”, le parole di Donatella Rotundo, Direttrice della casa circondariale, ‘Ambiente colorato’, insomma, è nato con l’obiettivo di trasformare un luogo grigio in un simbolo di speranza. “Un luogo che possa favorire il ritrovamento degli affetti, che sono di grande impulso per il cambiamento delle persone in stato di detenzione”, ha continuato la Direttrice.
Sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale
“Abbiamo messo a disposizione attrezzature in materiali rigenerati facilmente riciclabili – ha detto la Direttrice Generale di PolieCo Claudia Salvestrini – allo scopo di coniugare sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale, contribuendo a trasformare luoghi grigi in simboli di speranza che possano favorire il ritrovamento degli affetti, vera spinta per il cambiamento delle persone che si ritrovano a vivere la detenzione”. “Il Consorzio Nazionale per il riciclaggio di rifiuti di beni in polietilene ha dato testimonianza generosa di civiltà, pensando ad un parco affinché dei bambini incolpevoli non debbano pagare per gli errori commessi dai propri genitori, compiendo così una scelta fortemente orientata ai principi costituzionali», ha sottolineato il Senatore Francesco Paolo Sisto, Viceministro alla Giustizia che ha poi proseguito: “PolieCo accomuna magistratura, avvocatura, accademia, forze di polizia nel tentativo di creare una politica ambientale che sia credibile e ha dato testimonianza generosa di civiltà pensando ad un parco affinché dei bambini incolpevoli non debbano pagare per gli errori commessi dai propri genitori, compiendo così una scelta fortemente orientata ai principi costituzionali”.