0
CONSIGLIO DEI. MINISTRI DEL 17 APRILE 2023 PALAZZO CHIGI, BANDIERE,TRICOLORE

Più concorrenza la ricetta per crescere

venerdì, 6 Ottobre 2023
1 minuto di lettura

Tra le norme contenute nel Decreto Asset due lasciano sperare che questo Governo voglia cominciare a smantellare privilegi di corporazioni e potentati e mettersi dalla parte del cittadino-consumatore.

La prima. L’aumento delle licenze dei taxi. Non è una rivoluzione ma è sicuramente l’avvio di un ripensamento rispetto alla soggezione ad una categoria che per decenni si è sentita intoccabile e che  ha sbagliato a tutelare i propri interessi arroccandosi nella difesa della rendita di posizione senza modernizzarsi, investire su nuove tecnologie e guardare alle esigenze dei cittadini e non solo al proprio tornaconto.

Lo sciopero proclamato da alcune sigle di taxi è il segnale che la categoria non ha ancora capito che deve cambiare la visione di questa attività: si tratta di un servizio pubblico non di un privilegio privato .I taxi devono contribuire a rendere più fluida la mobilità non trasformare lo spostamento in città in una scommessa onerosa o addirittura in un inferno.

L’altra norma significativa del Decreto Asset riguarda lo sproporzionato aumento dei biglietti aerei, tramite l’uso improprio e distorto degli algoritmi che gonfiano i prezzi senza alcuna giustificazione. Il Governo ha rafforzato notevolmente i poteri sanzionatori dell’Antitrust in questo settore.

Anche questo è un buon segnale che si spera abbia un seguito nella prossima legge sulla concorrenza.

Occorre aumentare i poteri dell’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato, potenziare la sua dotazione di personale e mezzi, rivedere il livello delle sanzioni spesso ridicole se comparate ai  guadagni illegittimi ottenuti da chi viola le regole antitrust e, infin,  rimodulare il procedimento sanzionatorio che troppo spesso si  arena nei Tar o nel Consiglio di Stato.

Il Governo ha davanti una sfida storica: rimuovere gli ostacoli che rendono asfittica la crescita del Paese e che dipendono in gran parte dalla scarsa concorrenza e dai  comportamenti scorretti perpetrati a danno dei cittadini-consumatori. Si tratta di danni che vengono arrecati al sistema Italia ,che provocano inefficienze e una serie di cisti impropri che gravano sulle famiglie e sulle imprese.

Sarebbe un bel gesto se ,in vista della prossima legge sulla concorrenza il Governo utilizzasse meglio l’Antitrust come suo consulente e aprisse un tavolo con le associazioni dei consumatori per capire meglio dove si annidano trucchi e trappole che pesano come piombo sulle ali della crescita.

Giuseppe Mazzei

Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Inps: Quota 100 è costata 11.6 miliardi. Nuove ipotesi: Ape e Contratto di espansione

Ogni giorno che passa le ipotesi di riforma previdenziale si…

Asse Letta-Calenda. E Renzi? Meloni: è la solita sinistra

Al centrodestra, con la leadership di fatto di Giorgia Meloni,…