In concomitanza con la campagna antinfluenzale per la stagione 2023/24, il Servizio sanitario nazionale ha avviato una campagna nazionale di vaccinazione anti Covid-19 con l’utilizzo di nuovi vaccini adattati a Omicron XBB.1.5. L’obiettivo della campagna di vaccinazione è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19.
Categorie a maggior rischio
La Circolare ministeriale del 27 settembre 2023, che fa seguito alla Circolare del 14 agosto 2023, fornisce indicazioni e raccomandazioni per la somministrazione del vaccino aggiornato, da utilizzare sia per il richiamo sia per la prima dose. Una dose di richiamo del vaccino adattato è offerta attivamente alle categorie a maggior rischio, quali: persone di età pari o superiore a 60 anni, ospiti delle strutture per lungodegenti, donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum” comprese le donne in allattamento, operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza, studenti di medicina e delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione, persone dai 6 mesi ai 59 anni di età compresi con elevata fragilità. Più nel dettaglio, la Circolare del 27 settembre 2023 fornisce l’elenco gruppi di “Persone a cui viene raccomandata la vaccinazione di richiamo con il nuovo vaccino aggiornato”.
Categorie a rischio
A richiesta e previa disponibilità di dosi, la vaccinazione anti Covid-19 è disponibile anche a coloro che non rientrano nelle categorie a rischio. Il richiamo, di norma, ha una valenza di 12 mesi. La dose di richiamo è raccomandata a distanza di 6 mesi dall’ultima dose di vaccino anti-Covid-19 ricevuta o dall’ultima infezione (data del test diagnostico positivo), a prescindere dal numero di dosi ricevute o di diagnosi di infezione. Una singola dose di vaccino adattato è indicata anche per coloro che non sono mai stati vaccinati (ciclo primario). Per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni compresi che non hanno completato un ciclo primario di vaccinazione anti Covid 19 o senza storia di infezione pregressa da SARS CoV 2, invece, 3 dosi (di cui la seconda a 3 settimane dalla prima e la terza a 8 settimane dalla seconda). È possibile la co-somministrazione del nuovo vaccino adattato con altri vaccini (con particolare riferimento al vaccino antinfluenzale), fatte salve eventuali specifiche indicazioni d’uso o valutazioni cliniche.
Reazioni avverse
Nella prima fase della campagna sarà utilizzato il vaccino a m-RNA, Comirnaty Omicron XBB 1.5, approvato dall’ Agenzia Italiana del Farmaco con Determina 20 settembre 2023. Il Ministero della Salute, tramite il proprio sito istituzionale, raccomanda di segnalare tempestivamente qualsiasi sospetta reazione avversa al sistema di farmacovigilanza (AIFA). La normativa europea sulla farmacovigilanza richiede infatti a tutti gli operatori sanitari e ai cittadini di segnalare qualsiasi reazione “grave e non grave, nota e non nota”. Le sospette reazioni avverse ai farmaci, compresi i vaccini, possono essere segnalate sul sito internet dell’AIFA.