Neanche di fronte ad un’emergenza nazionale come la diffusione inattesa del Covid 19 è scattato quel senso di responsabilità collettiva che va oltre i confini di maggioranza e opposizione e vede unito un intero popolo e tutta la sua classe dirigente nello sforzo comune di risolvere un problema molto grave.
Niente. Anche in questa vicenda sono emersi tutti i limiti e i difetti della mancanza di una coscienza nazionale unitaria. Solite polemiche, strumentalizzazioni, ripicche e nessuno sforzo di mettersi tutti intorno ad un tavolo e insieme combattere il Male, rinviando a dopo l’analisi degli errori e delle responsabilità.
Fa specie che proprio le forze più populiste e nazionaliste non capiscano che in questi momenti dovrebbero dar prova di serietà e di essere davvero quel che dicono di essere, cioè color che più di altri vorrebbero tutelare gli interessi del “popolo”.
Sicché abbiamo dei leader populisti senza popolo ma desiderosi solo di avere una claque esagitata e obbediente di seguaci settari che plaudono al capo comunque senza neanche chiedersi se stia dando una mano a risolvere un problema o solo facendo una perenne e irresponsabile campagna elettorale.
È molto triste doverlo constatare ed è ancora più triste il modo in cui giornali e TV siano schiavi anche loro di questo settarismo becero che vive di contrapposizioni perenni non sa dov’è di casa la corretta informazione.
Eppure toccherebbe proprio a giornali, giornalisti e opinion leader richiamare all’ordine i politici tutti e ricordare loro i doveri che hanno verso il popolo. In questo momento il dovere è uno solo; debellare il virus e le nefaste conseguenze economiche e sociali che può provocare. E questa guerra la sia fa tutti insieme, popolo unito senza nord e senza sud e classe politica dirigente compatta senza destra e senza sinistra.