lunedì, 18 Novembre, 2024
Lavoro

Salario minimo e riforme, entro metà ottobre le proposte del Cnel al governo

L’undicesima Consiliatura del Cnel è stata inaugurata alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone. Anche Giuseppe Capanna, Direttore Nazionale Confesercenti e Consigliere del Cnel, ha partecipato alla cerimonia in rappresentanza delle imprese. Nel parterre delle autorità il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana e la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra. L’Assemblea del Cnel sarà composta da 64 Consiglieri che, assieme al presidente Renato Brunetta, per rappresentare i lavoratori dipendenti e autonomi, le imprese, le associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni di volontariato. Tra i consiglieri, infine, figurano anche 10 esperti, di cui 8 nominati dal Presidente della Repubblica, e due proposti dal Presidente del Consiglio dei ministri.

“Ricostituire il Cnel con impegno”

Il ministro Giorgetti interviene in materia di salario minimo e lavoro povero sottolineando come il mandato recentemente conferito dal Presidente del Consiglio dei Ministri “costituisce la conferma della giustezza del ruolo che l’articolo 99 della nostra Costituzione conferisce al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. Ma sarà solo l’inizio.” Parlando del Cnel, aggiunge: “va restituito non solo all’architettura del nostro sistema istituzionale, ma soprattutto alla piena legittimità del dibattito politico, dalla quale è stata sostanzialmente allontanato nel corso degli ultimi anni”, ma non solo: per il ministro, il Cnel, “deve evolvere a una sorta di ‘cabina di regia’ delle parti sociali, svolgendo compiti di ‘ponte’ tra il momento dell’esame e quello dell’azione, di messa in comunicazione, in uno scambio reciproco e vicendevole di fatti.”

Responso entro metà ottobre

Il presidente del Cnel, Renato Brunetta a margine dell’insediamento della nuova consiliatura, ha detto che entro metà ottobre verrà consegnato al governo un documento sul salario minimo, aggiungendo che in Italia “i salari sono bassi e c’è bassa produttività “. “Meloni ci aveva chiesto 60 giorni per una risposta in termini quantitativi e analitici su come stanno realmente le cose in Italia sui salari e su quali proposte fare. 60 giorni, tolta qualche domenica, vuol dire metà ottobre”, quindi “entro quella data consegneremo alla presidente del Consiglio quello che deciderà l’assemblea del Cnel”.

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