Le recenti ricerche effettuate dall’Irccs “Saverio de Bellis” di Castellana Grotte (Ba) hanno portato un nuovo risultato nelle malattie tumorali. Nel dettaglio, si tratta di un nuovo farmaco in grado di ridurre drasticamente lo sviluppo dei tumori del colon, del pancreas, del fegato e della colecisti. Nel comunicato pubblicato sul portale istituzionale sanita.puglia.it si legge: “LPA gioca un ruolo chiave nelle malattie tumorali dove è responsabile di maggiore aggressività e diffusione metastatica. Di qui la necessità di bloccare gli effetti di LPA”. La strategia utilizzata dal Dott. Matteo Centonze, primo firmatario della pubblicazione scientifica, insieme ad altri ricercatori dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico ‘de Bellis’, specializzato in gastroenterologia, è stata quella di evitare la formazione di LPA a monte, inibendo l’Autotassina ed impedendo così la proliferazione tumorale.
Sperimentazione Fase 1 entro 2024
Il direttore scientifico dell’Istituto pugliese, Prof. Gianluigi Giannelli, ha spiegato: “L’attività antitumorale di questa molecola è molto evidente in tutti i test effettuati e per tutti i tumori studiati, anche a concentrazioni molto basse”. Il Prof. Giannelli, chiarendo che le attività di ricerca sono ancora in una fase di sperimentazione preclinica, quindi al momento non applicabili ai pazienti, ha aggiunto: “Questi sono passaggi obbligatori e fondamentali per capire se un farmaco può avere un futuro impiego clinico. Sulla base dei nostri dati avvieremo entro un paio di mesi una sperimentazione su pazienti che si concluderà la prossima primavera, per individuare i soggetti che maggiormente possono giovarsi di tale terapia. Successivamente, entro l’anno prossimo, partirà una sperimentazione clinica di fase 1 presso il nostro Istituto”. Infatti, nel comunicato stampa si evidenzia: “Entro il 2024 partirà la sperimentazione clinica di Fase 1.
Un’importante prospettiva
Anche il direttore generale dell’Irccs, dott. Tommaso Stallone, si è espresso su questa importante prospettiva affermando: “È motivo di grande orgoglio per il nostro Istituto sviluppare una nuova terapia, prima sperimentalmente e poi su pazienti, grazie alla possibilità di eseguire studi clinici di Fase 1. Il lavoro serio premia e non è stato un caso se siamo riusciti ad abilitare il “de Bellis” come primo centro in Puglia e unico tra gli Irccs pubblici, a poter eseguire studi di Fase 1″.”