Economia, famiglia, fango, il mitico Lucio Battisti di: “Non sarà una avventura”. Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia, indossa i panni della militante e quelli della presidente del Consiglio con un discorso di 40 minuti in cui tocca tutti gli obiettivi sensibili che il partito e l’Esecutivo dovranno centrare. Un compito duro che, ammette, non potrà svolgere da sola, così concede alla sua platea di dirigenti più di un elogio. “Ho bisogno di tutta la concentrazione, la lucidità, la responsabilità e l’ambizione – nel senso buono del termine – delle quali siete capaci”. Puntualizza sotto gli applausi che suggellano il trionfo della sua leadership.
Il Pil d’Italia sopra l’Ue
La prima annotazione all’Assemblea di Fratelli d’Itali è riservata al tema cruciale dell’autunno, lo stato dell’economia e le previsioni non sufficientemente rosee per dare vita ad una stagione ci riforme così come era stato promesso. La presidente del Consiglio, tuttavia, ha una versione più rosea della realtà. “Sul Pil i dati macroeconomici ci danno ragione”, osserva citando i numeri positivi, “siamo in una congiuntura economica difficile, ma abbiamo raggiunto alcuni record, di occupati e di contratti stabili. E le stime del Pil italiano”, spiega il premier alla platea di Fratelli d’Italia, “con tutta la revisione, sono al di sopra della media europea”.
Extraprofitti, scelta coraggiosa
Per ogni identità di partito vale la vecchia regola di scegliersi un nemico, e Giorgia Meloni individua nella ondivaga linea del Pd l’avversario perfetto. Sferza le posizioni delle opposizioni. La sinistra, osserva con un filo di ironia, “ha avuto da ridire perfino sulla tassazione agli extraprofitti delle banche. Sapete perché? Perché loro non hanno avuto il nostro stesso coraggio. Ma io difendo e difenderò quel provvedimento, che non ha un intento punitivo, e che racconta la fine di uno Stato forte con i deboli e debole con i forti”, aggiunge Meloni che rivendica la sua scelta. “Quella sugli extraprofitti è una norma giusta e vi invito a difenderne le finalità nel corso della conversione del decreto-legge”, spiega la leder di FdI mostrando irritazione, “mi fa abbastanza arrabbiare” vedere la sinistra “esultare a ogni minima difficoltà dell’Italia”. Nell’ultimo trimestre, commenta Giorgia Meloni , il nostro Pil “ha avuto una leggera contrazione e loro hanno esultato come per un gol alla finale dei Mondiali. Gente”, attacca la leader di FdI, “che tifa contro l’Italia, che stappa le bottiglie esultando dai balconi se c’è una flessione del Pil”.
L’elogio dei vertici di partito
Se Fratelli d’Italia è alla guida del Paese, una ragione c’è e per la Meloni molto lo si deve a quei militanti e dirigenti che hanno sostenuto la sua politica. “Nulla di quello che è stato fatto lo ha fatto una persona sola”, commenta, “Il nostro non è mai stato uno sport individuale, ma di squadra. E’ questo il messaggio principale che voglio dare oggi all’Assemblea nazionale di Fd’I”, afferma Meloni. Ma la partita che gioca il Governo è ancora agli inizi e molto deve essere ancora fatto, così Meloni invita i suoi a non abbassare la guardia. “Come in ogni campionato che si rispetti, la partita che si apre è più dura di quella che si ha alle spalle”. Il presidente di FdI rilancia fino alla esaltazione il ruolo della sua assemblea spronando tutti alle prossime battaglie. “Perché se qualcuno dovesse pensare che l’anno passato sia stato difficile, signori, temo che non abbiate visto niente. Il dibattito politico sarà ancora più feroce, gli attacchi si moltiplicheranno, le trappole e i tentativi di disarcionarci anche”.
L’opposizione, lotta nel fango
Il presidente del Consiglio rivolta alle opposizioni dice di non voler raccogliere le provocazioni. “In questi mesi si è visto di tutto”, elenca con disappunto, “le continue campagne finto scandalistiche, i dossieraggi, le continue richieste di dimissioni di questo o quell’altro. Fango gratuito perfino sui familiari”. “Alla fine, è stato un boomerang, perché sono riusciti a dimostrare solo che ero esattamente la persona che dicevo di essere”, osserva con una nota di compiacimento Giorgia Meloni, “Allora si sono attaccati agli organigrammi di partito, anche qui con racconti surreali, per raccontare il partito chiuso, familistico, asserragliato. Si è parlato di Arianna Meloni, militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella. “L’accusa di familismo”, rimprovera Meloni, “nei confronti del Governo è assolutamente irricevibile”.
Il premier: ora guardiamo avanti
Le polemiche e il “fango” però sono già il passato, per il presidente di Fratelli d’Italia c’è un Paese futuro da realizzare. “Non abbiamo tempo per giocare con loro alla lotta nel fango”, spiega alla platea, “perché siamo impegnati a volare alto e a guardare lontano, ai progetti a lungo termine, da costruire mattone dopo mattone. E a dare all’Italia una strategia che non aveva da anni, un orgoglio che aveva dimenticato, una stabilità che è alla base di ogni, vero, cambiamento possibile”.
Non essere ricattabili
All’assemblea Giorgia Meloni nell’attaccare il Centrosinistra ricorda i ruoli nel suo partito. Per il premier l’opposizione ha: “volutamente e strumentalmente confuso un ruolo organizzativo come quello di segreteria politica con quello di segretario di Fratelli d’Italia. Solo che da noi il segretario è una figura che non esiste. C’è il Presidente, e si chiama Giorgia Meloni”, puntualizza battagliera, “e fin quando voi non deciderete di sostituirmi io eserciterò quel ruolo”. “Io intendo continuare a fare il presidente di Fratelli d’Italia. Ma non sarà che tutto questo nervosismo sugli incarichi tradisca il nervosismo per un mondo impermeabile alle lusinghe e agli interessi dei lobbisti che per anni hanno condotto le danze nelle istituzioni della Repubblica? Beh, è un’altra cosa della quale vado molto fiera. È il vantaggio di non essere ricattabili, poter rimanere onesti”.
Manovra difficile, poche risorse
Tra i temi caldi la manovra di Bilancio è la più difficile da mettere a punto. “Abbiamo risorse limitate è la vera sfida”, ammette il premier che conferma nel voler dare sostegni e aiuti alle famiglie, ai redditi bassi e sulla sanità. Ma “oltre alla sfida della manovra economica, sarà l’anno delle grandi riforme e del piano Mattei”. “Concentriamoci sulle categorie deboli, le risorse sono quelle quelle sono. “Oggi ereditiamo una situazione”, polemizza il premier, “nella quale i governi precedenti hanno portato avanti una legge di bilancio non strutturale con provvedimenti per il consenso elettorale e non per il Paese”.
L’Avventura, tra Battisti e potere
Infine tra gli applausi dell’Assemblea di Fdi Giorgia Meloni conclude citando uno dei più grandi successi di Lucio Battisti ‘Non sarà un’avventurà: ‘Non sarà un’avventura, non è un fuoco che col vento può morire ma vivrà quanto il mondo fino a quando gli occhi miei avran luce per guardare gli occhi tuoi…’. E annuncia: “Io presidente finché non deciderete di sostituirmi”.