Nel corso di un messaggio inviato ieri al ‘Forum The European House-Ambrosetti’, previsto fino a domani a Cernobbio, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha richiamato i Paesi membri dell’Ue a rimanere più uniti che mai, ammonendo in maniera anche dura chi la pensa diversamente: “Nessun Paese del Continente, neppure i maggiori per dimensioni o reddito, può pensare a un futuro separato da quello degli altri: sarebbe una fuga dalla realtà e, prima ancora di un’illusione, un atto controproducente”. Con queste parole il Capo dello Stato ha colto nuovamente l’occasione per chiedere grande coesione tra le nazioni europee per combattere sfide sempre più complesse. Come, per esempio, la lotta alle crisi finanziarie e climatiche, senza dimenticare l’aggressione da parte della Russia all’Ucraina. “Sono problematiche”, le parole di Mattarella, “presenti nell’agenda mondiale e va quindi sempre più rafforzata la capacità dell’Unione europea di essere un interlocutore politico globale”. Insomma, c’è bisogno di maggior impegno e di una ventata di novità grazie alla ‘Conferenza sul futuro dell’Europa’ (l’assemblea nata nel 2019 con l’obiettivo di rilanciare il progetto dell’Ue) che per il Presidente ha aperto il cantiere di una riforma che dovrà inevitabilmente migliorare i Trattati vigenti: “Non possiamo che augurarci che la prossima Legislatura europea porti nuova energia, anche grazie all’impulso del Parlamento europeo e del mandato popolare che gli verrà rinnovato. La storia presenta sempre il conto delle occasioni perdute”.
Zelensky, grazie Italia
A Cernobbio è intervenuto in video collegamento anche il Presidente Volodymyr Zelensky, che ha colto l’occasione per ringraziare l’Italia per l’aiuto fondamentale che sta dando all’Ucraina impegnata nel conflitto contro Mosca: “Non abbiamo mai avuto dubbi sul sostegno dell’Italia, così come su quello dell’Unione europea.
Crimea e Donbass
Così come non ho dubbi che questo sia il momento di soluzioni e decisioni forti, non solo per il bene della nostra sicurezza comune, ma per l’Europa, anche su scala globale”. Su una cosa è poi chiaro: “Senza Crimea, senza Donbass e senza i territori occupati dalla Russia non ci potrà essere una pace sostenibile in Ucraina e quindi non ci potrà essere una pace sostenibile nell’Unione Europea”. Zelensky ha attaccato in maniera specifica Vladimir Putin, chiedendosi quale forza può avere un leader, come si professa il numero uno del Cremlino, costretto a spostarsi all’interno del suo Paese su un treno blindato. In merito alla morte del leader della Wagner, Prighozin, il Presidente ucraino ha parlato della conferma della debolezza di Putin, “che mostra di avere paura dei propri avversari nonostante tutte le precauzioni”. Poi l’avvertimento all’Europa nel trattare con lo stesso Putin, che non resta mai fedele alla parola data, “perché la sua parola non vale nulla”.
Guerra e business
Una curiosità: ai partecipanti al Forum Ambrosetti (un incontro internazionale di discussione su temi principalmente economici che si tiene ogni anno dal 1975) è stata posta ieri la domanda su quale impatto ha avuto il conflitto tra Usa e Ucraina sul business delle proprie imprese. Ebbene, per il 46% ci sono stati danni, per il 43% non ci sono stati impatti significativi mentre per il 10,5% ci sono stati anche miglioramenti.