Il primo e sincero ringraziamento il presidente del consiglio Giorgia Meloni lo rivolge a don Maurizio Patriciello, “un uomo straordinario”, poi una affermazione perentoria: “Siamo venuti qui per riportare la presenza seria, autorevole e costante dello Stato e della Repubblica”. Infine la promessa:“Quando il Centro sportivo sarà riaperto coinvolgeremo le Fiamme oro per gestirlo”. La giornata del premier al Parco Verde di Caivano, un’area sportiva degradata teatro dello stupro delle due cuginette di 10 e 12 anni, inizia con un momento di forte sentimento istituzionale sancito con l’abbraccio tra Giorgia Meloni e il parroco di Caivano don Maurizio Patriciello, il sacerdote che ha invitato il presidente del Consiglio a riaffermare la presenza dello Stato nella cittadina in provincia di Napoli
Ad accogliere il premier oltre al parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, c’erano il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, e il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, con il presidente, i ministri dell’Interno, dell’Istruzione e dello Sport Piantedosi, Valditara e Abodi, con loro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Il primo confronto si è avuto nell’istituto scolastico Francesco Morano dove si è tenuto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Alcune centinaia di persone si sono radunate all’esterno dell’istituto dove era in corso la riunione. La folla è rimasta in silenzio mentre la scuola era presidiata dalle forze dell’ordine.
La determinazione del premier
Come promesso il presidente del Consiglio al termine della riunione ha fatto il punto della situazione annunciando le iniziatiche che il Governo attuerà nella cittadinanza a tutela delle istituzioni e della legalità.
“Questo territorio sarà radicalmente bonificato e vedrete presto i frutti di questa visita”, ha esordito Giorgia Meloni durante le dichiarazione fatte al punto stampa allestito fuori l’istituto Morano, “In Italia non possono esistere zone franche”. Sulla vicenda di violenza il premier è stato perentorio e determinato.
“Non siamo venuti qui a limitarci alla pur doverosa condanna di un atto infame che ha scioccato tutti ed alla solidarietà ma per dire che intendiamo agire e metterci la faccia”.
Cosa sarà realizzato
Giorgia Meloni ha evidenziato ciò che sarà costruito a Caivano sull’area dove è avvenuta lo stupro delle due cuginette. Al Parco Verde ora sorgerà un centro sportivo che sarà riaperto in primavera e verranno coinvolte le Fiamme oro per la gestione. “L’enorme centro sportivo” dove si è verificato lo stupro di gruppo, “è una struttura da anni abbandonata e dove il degrado favorisce la criminalità: il nostro obiettivo è riaprire il centro sportivo entro la primavera”.
Segnale concreto
“Vogliamo dare un segnale concreto, fisico, di uno Stato in grado di operare in tempi certi e dare risposte”, ha aggiunto il presidente del Consiglio ricordando che si tratta di un intervento “da 10 milioni di euro”. Arriveranno poi investimenti e 20 docenti per le quattro scuole della città e soprattutto, ha ancora assicurato il premier, “questo territorio sarà radicalmente bonificato e vedrete presto i frutti di questa visita sul territorio, in termini di controllo”.
Ma dalla città arrivi il riscatto
Su un tema il premier ha mostrato una particolare impegno e da cui si attende una risposta altrettanto determinata dei cittadini. Da Caivano, secondo la premier, deve partire il riscatto di tutti i territori difficili del Paese, dove “non possono esistere zone franche”. “Il Parco Verde”, ha aggiunto Giorgia Meloni, “non è l’unico territorio che versa in queste condizioni ed il messaggio è rivolto alle molte Caivano d’Italia”. Intanto si parte da “questo territorio che vogliamo diventi un modello, da problema ad esempio: sarà un tema quotidiano nell’agenda di governo”, ha scandito. Per il premier l’obiettivo rimane
“La lotta all’illegalità, e rafforzare le norme contro la dispersione scolastica, perché lo Stato ha il dovere di proteggere i più deboli, come i bambini”.
“Le norme per combattere la dispersione scolastica vanno rafforzate”, perché ha evidenziato ancora il premier, “le sanzioni per le famiglie che hanno deciso di non mandare i figli a scuola non credo siano sufficienti”.
Il riconoscimento al parroco
Un saluto di forte stima e affetto il premier l’ha tributato al parroco della chiesa di San Paolo. “Grazie a don Maurizio Patriciello, un uomo straordinario che ringrazio per il lavoro quotidiano che fa in un territorio difficile e di come dimostra di poter essere un esempio, come don Maurizio è, una risorsa per tutti noi”.
Un incontro importante
Non ha nascosto la sua soddisfazione il parroco di Caivano per la ci presenza del premier e dei ministri
“L’incontro è andato benissimo perché il presidente ci ha dato una data, ci ha detto che entro la primavera del 2024, il centro sportivo tornerà a essere un centro sportivo”, ha infine commentato don Maurizio Patriciello, “Ci vogliono, insomma, pochi mesi per arrivare a questo risultato”.