Ieri mattina, emesso d’urgenza dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano, i finanzieri del Comando provinciale di Milano hanno dato esecuzione a un decreto di controllo giudiziario nei confronti di una società di rilevanza nazionale nel settore dei servizi di vigilanza privata. “Le investigazioni – si legge in una nota firmata dal procuratore Marcello Viola – stanno portando alla luce fenomeni di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”. L’accusa è di aver corrisposto al personale “retribuzioni ben al di sotto della soglia di povertà, sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato”.
Un’altra società sotto controllo giudiziario
Il provvedimento rientra nell’ambito di indagini, tuttora in corso di svolgimento da parte del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, che avevano già portato al controllo giudiziario eseguito nel mese di luglio 2023 nei confronti di un’altra società operante nel medesimo settore, poi revocato a seguito dell’avvio di un percorso di riallineamento retributivo da parte della società. Nella nota firmata da Marcello Viola si precisa: “Le investigazioni stanno portando alla luce fenomeni illeciti realizzati attraverso un assiduo sfruttamento dei dipendenti perpetrato, approfittando del loro stato di bisogno, da parte di un’importante azienda che ha corrisposto al proprio personale retribuzioni ben al di sotto della soglia di povertà, sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato”.
Alto numero di lavoratori coinvolti
Ritenuta reale una situazione di illegalità, aggravata dall’elevato numero di lavoratori coinvolti, la Procura ha disposto in via d’urgenza il controllo giudiziario dell’azienda, nominando un amministratore giudiziario che avrà il compito di controllare il rispetto delle regole e delle condizioni lavorative. Nel comunicato del procuratore Viola si specifica: “La Procura, ritenuta sussistente una situazione di illegalità aggravata dall’elevato numero di lavoratori coinvolti, nonché di concorrenza sleale posta in essere dalla società, ha disposto in via d’urgenza il controllo giudiziario dell’azienda, con nomina di un amministratore giudiziario che avrà il compito di controllare il rispetto delle norme e delle condizioni lavorative la cui violazione costituisce indice di sfruttamento lavorativo e proceda alla regolarizzazione dei lavoratori al fine di impedire che le violazioni accertate si ripetano, adottando adeguate misure anche in difformità da quelle proposte dall’imprenditore”.
Responsabilità anche amministrativa
Nella provincia di Lodi sono in corso diverse perquisizioni nei confronti della società e delle persone fisiche con funzioni di responsabilità verso i lavoratori dipendenti coinvolti e si sta procedendo alla notifica dell’informazione di garanzia, oltre che per le responsabilità personali in ordine al reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dal management della società a vantaggio di quest’ultima.